Le potenzialità di lavorare in rete per gli istituti culturali ecclesiastici

Ha partecipato anche Rete Sicomoro alla giornata di studio nazionale “Strategie di rete. Progettazione, promozione, sostenibilità” organizzata dall’Associazione Bibliotecari Ecclesiastici Italiani (ABEI) e dalla Rete Biblioteche Ecclesiastiche Emilia-Romagna il 16 gennaio 2023 presso il Seminario di Bologna. L’incontro, organizzato in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della CEI e l’Ufficio Regionale per i beni culturali e l’edilizia di culto dell’Emilia-Romagna e con il patrocinio dell’Associazione Musei Ecclesiastici italiani (AMEI), dell’Associazione Archivistica Ecclesiastica (AAE) e delle facoltà teologiche italiane, ha voluto mettere in rilievo le potenzialità e le implicazioni del lavoro in rete per gli istituti culturali ecclesiastici, con attenzione alla dimensione orizzontale (tra colleghi), verticale (nelle strutture istituzionali), comunitaria e civile (nei territori). Questa trasformazione nel modo di operare appare indispensabile perché nel futuro tali enti continuino a dialogare con la collettività in modo efficace e sostenibile dal punto di vista economico e gestionale. Questo però richiede un cambiamento non soltanto agli operatori di biblioteche, archivi e musei, ma a tutte le persone che si occupano di cultura in ambito ecclesiastico.

Dopo i saluti del presidente della CEI e arcivescovo di Bologna Matteo Zuppi, del preside della Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna fra Fausto Arici, del vescovo delegato della Conferenza episcopale dell’Emilia-Romagna per i Beni culturali ecclesiastici Ovidio Vezzoli e del responsabile dell’area biblioteche e archivi del Settore patrimonio culturale della Regione Emilia Romagna Claudio Leombroni, moderati dal vicepresidente dell’ABEI e rappresentante del settore biblioteche ecclesiastiche nella Consulta nazionale della CEI Francesco Failla sono intervenuti:
– Francesca D’Agnelli (Ufficio nazionale per i beni culturali e l’edilizia di culto della CEI), Creare sistema per rilanciare cultura sostenibile;
– don Gianluca Popolla (incaricato regionale dell’Ufficio regionale per i beni culturali e l’edilizia di culto del Piemonte) e Maria Prano (Ufficio Cultura, turismo e commercio della Regione Piemonte), Fabrizio Tabacchi (Ufficio Beni culturali dell’arcidiocesi di Vercelli), Cultura a porte aperte: dalla valorizzazione alla conservazione del patrimonio;
– Matteo Al Kalak (docente di Storia del cristianesimo all’Università di Modena e Reggio Emilia), Il digitale è la nostra occasione?
– Luca Frildini (associazione Rete Sicomoro), Come cercare fondi per progetti culturali: una panoramica.