Africa, crisi alimentari causate più dalle armi che dai cambiamenti climatici

L’81% degli oltre 137 milioni di africani in grave insicurezza alimentare vive in paesi coinvolti in conflitti armati.

In Africa sono oltre centotrentasette milioni le persone che stanno avendo difficoltà a mangiare per rimanere in vita. Addirittura, il numero di coloro che devono fare i conti giorno dopo giorno con una grave insicurezza alimentare è cresciuto del 22% nell’ultimo anno ed è quasi triplicato dal 2018. Considerando che nel 2013 si parlava di quasi sedici milioni di africani affamati, questa è una tendenza che si sta purtroppo consolidando e dimostra il fallimento delle politiche nazionali e internazionali.

Come riporta Nigrizia, le cause della scarsa alimentazione vengono spesso accostate ai cambiamenti climatici, tra siccità estrema e alluvioni violente che devastano terre e colture. Ma pensare solo a questa colpa è riduttivo. Infatti, l’81% degli africani in grave crisi alimentare vive in nazioni coinvolte in conflitti armati. La desolazione provocata dalla violenza dell’uomo è dunque una concausa che sta incidendo in maniera pesante su sempre più individui. Non è un caso che in Africa tra i primi dieci Paesi colpiti da una insicurezza alimentare acuta ben otto siano colpiti da guerre, scontri e contese.

In particolare, gli stati maggiormente in difficoltà sono: Repubblica democratica del Congo, Etiopia, Nigeria, Sudan, Sud Sudan, Somalia, Niger e Burkina Faso. Nel primo, che detiene il triste primato globale con quasi ventisei milioni di persone gravemente affamate, i problemi alimentari sono non a caso concentrati nelle aree ricche di miniere e minerali, quelle Kivu e dell’Ituri, dove si stima agiscano oltre centoventi gruppi armati. In Etiopia è la guerra civile nel Tigray e in altre zone settentrionali ad aver fatto precipitare la situazione. In Nigeria, la grave insicurezza alimentare colpisce soprattutto la regione nord-orientale resa instabile da Boko Haram e dallo Stato islamico dell’Africa occidentale.

Il Sudan i problemi si concentrano dove ci sono conflitti armati: Darfur, Nilo Azzurro, Kordofan meridionale. Nel Sud Sudan, terra tra le più fertili del continente, hanno fame addirittura i due terzi dell’intera popolazione. In Somalia e nel Sahel occidentale l’instabilità causata dai gruppi estremisti islamici ha comportato serie conseguenze fino alla carestia. Inoltre, la circolazione illecita di armi leggere e di piccolo calibro, valutata in oltre quaranta milioni di pezzi, certamente non aiuta e contribuisce a ulteriori conseguenze come gli sfollamenti e le migrazioni.