All’asta la più antica iscrizione completa con i Dieci comandamenti

Sotheby’s metterà all’asta una tavoletta in pietra del V-VI secolo d.C. incisa con caratteri paleo-ebraici.

Il 18 dicembre, Sotheby’s metterà all’asta la più antica iscrizione dei Dieci comandamenti, l’unica completa che ci è giunta da prima che iniziasse il Medioevo. La storica casa d’aste inglese proporrà, nella sua sede di New York, una tavoletta in pietra incisa con caratteri paleo-ebraici risalente al periodo tardo romano-bizantino, tra il quinto e il sesto secolo d.C. Probabilmente, il sito originale del manufatto fu distrutto durante le invasioni romane di quell’epoca o le crociate dell’undicesimo secolo. Questo oggetto marmoreo di circa millecinquecento anni è alto sessanta centimetri e pesa cinquantadue chili.

Fu dissotterrato nel 1913 durante degli scavi ferroviari lungo la costa meridionale della Terra Santa, vicino ai siti delle prime sinagoghe, moschee e chiese. Il valore della scoperta non fu riconosciuto per trent’anni, decenni durante i quali il manufatto venne utilizzato nella pavimentazione dell’ingresso di una casa locale, con l’iscrizione rivolta verso l’alto ed esposta ai pedoni. Nel 1943, uno studioso lo riconobbe come un importante decalogo samaritano contenente i precetti divini centrali per molte fedi, che potrebbe essere stato originariamente esposto in una sinagoga o in un’abitazione privata. Così, egli comprò la tavoletta in pietra.

Il testo, che si distribuisce su venti righe, presenta i versetti biblici che si trovano nel Libro dell’Esodo, familiari sia alle tradizioni cristiane che a quelle ebraiche. Ma in questi dieci comandamenti c’è una differenza rispetto a quelli biblici: uno di essi, “Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio”, è stato sostituito con un altro che ammonisce di adorare sul monte Gerizim, un particolare luogo sacro per i samaritani. Per avere la rara tavoletta iscritta, Sotheby’s stima che ci vorranno tra il milione e i due milioni di dollari, a cui si devono aggiungere i diritti d’asta.

Luca Frildini