In Vaticano è stata creata la prima associazione sportiva riconosciuta all’estero composta da dipendenti, sacerdoti e religiose.
In Vaticano è stata creata la prima associazione sportiva riconosciuta all’estero composta da dipendenti, sacerdoti e religiose.
Dal 1° gennaio di quest’anno anche il Vaticano ha la sua squadra di podisti. Athletica Vaticana, la prima associazione sportiva con sede nella Città del Vaticano riconosciuta all’estero, è attualmente composta da sessanta atleti dai 19 ai 62 anni, tra dipendenti della Santa Sede come guardie svizzere, giornalisti, giardinieri e personale dei Musei Vaticani, sacerdoti e religiose. Questi appassionati della corsa è da più di un anno che, in maniera spontanea, hanno iniziato a trovarsi per condividere questo sport, soprattutto alla mattina prima di andare a lavorare sul lungotevere vicino a San Pietro, e ora la Segreteria di Stato vaticana ha dato loro una forma giuridica.
A Vatican News, il presidente dell’associazione sportiva monsignor Melchor José Sánchez de Toca y Alameda, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della Cultura e responsabile del dipartimento Sport e cultura, ha sottolineato che questa iniziativa è importante «per una testimonianza cristiana nelle strade, in uscita, come chiede Papa Francesco, in mezzo a donne e uomini che vivono la passione dello sport».
E suor Marie Theo Puybareau Manaud, socia onoraria della congregazione romana di San Domenico, ha affermato che «la corsa per me diventa preghiera. Già il senso stesso di correre è anche un inno e un ringraziamento per il dono della vita. Poi, molto spesso per me è fonte di meditazione, ad esempio sulla gioia che provo quando corro, o una presa di coscienza sull’importanza del respiro e dunque del soffio… E vedo quanto soffio e spirito siano importanti nella mia vita di fede e quanto nella corsa respirare sia proprio la base di tutto».
Il fatto che Athletica Vaticana sia affiliata alla Federazione Italiana di Atletica Leggera, grazie all’accordo bilaterale firmato l’11 settembre 2018 dal presidente del Pontificio Consiglio della Cultura cardinale Gianfranco Ravasi e dal presidente del CONI Giovanni Malagò, le permette di partecipare alle manifestazioni podistiche nazionali e internazionali. Presso la Santa Sede esistono già delle associazioni sportive, la Rappresentativa Calcistica Dipendenti Vaticani e il St Peter’s Cricket Club, ma, non essendo riconosciute dal CONI, non hanno le stesse possibilità.
Il cardinal Ravasi, alla conferenza stampa di presentazione, ha evidenziato che «è triste vedere come all’interno dello sport si assista a spettacoli squallidi come quelli di questi giorni: violenza e razzismo negli stadi, corruzione, doping che denotano come il peccato e la degenerazione trovino in un linguaggio che è il vero esperanto dell’umanità [lo sport] la loro rappresentazione più truce che vogliamo combattere». Con questo spirito, sono stati fatti membri onorari due migranti musulmani, un ventenne del Gambia e un diciannovenne del Senegal, entrambi richiedenti asilo ospiti della cooperativa Auxilium nel centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto. Il prossimo passo sarà accogliere anche alcuni ragazzi con disabilità.
Il primo appuntamento dell’associazione è stato in Sicilia, alla Maratona di Messina, dove il socio onorario siciliano don Vincenzo Puccio è arrivato secondo. La squadra affronterà per la prima volta assieme una competizione alla ventesima edizione della Corsa di Miguel di domenica 20 gennaio, dedicata al podista e poeta Miguel Sanchez, desaparecido vittima della dittatura argentina nel 1978.
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