Bangladesh, istituita una nuova parrocchia in una remota area tribale

In un Paese abitato per il 90% da musulmani, a Bhutahara l’attività missionaria ha fatto germogliare i semi piantati.

In Bangladesh, nonostante la costituzione affermi che il Paese è laico, l’islam è la religione di stato. Con il novanta per cento di abitanti musulmani, per le minoranze religiose la vita non è sempre facile. Ma, nella diocesi di Rajshahi, l’anno scorso è stata istituita una nuova parrocchia intitolata a san Giuseppe Artigiano, alla cui inaugurazione hanno partecipato un migliaio di fedeli provenienti da diversi villaggi del territorio. Nella remota zona rurale di Bhutahara, abitata perlopiù da popolazioni tribali, l’attività missionaria del Pontificio Istituto Missioni Estere ha posto i semi del Vangelo che ha portato alla creazione di una chiesa locale.

Il vescovo di Rajshahi, mons. Gervas Rozario, ha commentato così all’Agenzia Fides l’avvenimento nella giornata inaugurale: «Attraverso questa celebrazione eucaristica e con il rituale della benedizione, la piccola chiesa di Bhutahara diventa parrocchia: siamo felicissimi; questo è davvero un giorno benedetto da Dio. […] Nel ringraziare tutti coloro – sacerdoti, missionari e catechisti – che hanno dedicato la vita a questa comunità, venite a lodare Dio nel suo tempio santo, venite ad ascoltare la sua Parola e a crescere nel suo amore».

Il parroco p. Sushil Louis Pereir ha voluto esprimere un ringraziamento personale a p. Emilio Spinelli, missionario che «ha lavorato instancabilmente e svolto il ministero pastorale negli ultimi tredici anni per sviluppare la nostra parrocchia» e che molti fedeli ricordano perché si è fatto carico delle spese di istruzione di migliaia di giovani di famiglie tribali povere. Gli indigeni santal e oraon, popoli che praticano una forma di panteismo ancestrale legato alla natura e alla venerazione degli spiriti, sono stati visitati e affiancati per anni da missionari e catechisti e tra loro il numero di battezzati è cresciuto costantemente.

Nel corso della celebrazione, il vescovo ha infatti impartito il sacramento della confermazione a centonove ragazzi della parrocchia. Il catechista Noren Murmu ha detto: «Abbiamo visto crescere questa comunità e la abbiamo accompagnata con pazienza. Il seme del Vangelo è germogliato e ora potrà portare frutti, secondo la volontà di Dio. Continueremo la missione evangelizzatrice tra le popolazioni tribali del territorio».