Barriere architettoniche, una mappa indica l’accessibilità delle chiese

La cartina interattiva della CEI, consultabile online, è rivolta alle persone con ridotta o impedita capacità motoria.

Una mappa per verificare l’accessibilità di una chiesa per le persone con ridotta o impedita capacità motoria è uno strumento utile per coloro che, ogni giorno, devono fare i conti con barriere architettoniche che ne limitano o impediscono il movimento. È quanto sta facendo l’Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI, che sul sito BeWeB ha predisposto una cartina interattiva dell’Italia dove, cliccando su una delle decine di migliaia di chiese già inserite, si può leggere una scheda sintetica con le informazioni sull’accessibilità dell’edificio.

Con pochi click è dunque possibile verificare se siano presenti o meno barriere nell’ingresso principale, come scalinate, scalini o soglie rialzate. Vengono poi indicate le possibilità alternative per entrare, ad esempio porte laterali prive di ostacoli, rampe esterne, percorsi che passano da ambienti attigui alla chiesa, come quelli della casa canonica. Nel caso non vi siano vere e proprie barriere, le schede rilevano anche la difficoltà di accesso che ci può essere se, ad esempio, la larghezza del marciapiede è insufficiente o l’ingresso è problematico da raggiungere.

Questo censimento è stato fatto per la prima volta con le chiese diocesane presenti sul territorio comunale di Mantova, le quali hanno ricevuto un modulo predisposto dalla Diocesi mantovana, il Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano e l’architetto Sebastiano Marconcini. Tale modulo ha l’obiettivo di valutare l’accessibilità alle chiese utilizzando il punto di vista del fruitore e dare alla persona con disabilità motoria le informazioni utili per entrare nello spazio sacro. L’ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto ha poi adottato questo metodo, estendendolo a livello nazionale e creando così un proprio database.

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