Bombardato il collegio francescano di Aleppo

In Siria è improvvisamente ripresa la guerra tra i ribelli jihadisti e le forze del regime di Bashar al-Assad.

Il 27 novembre si è riaccesa improvvisa la guerra in Siria e questa domenica il collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato centrato da una bomba russa che ha causato gravi danni, ma per fortuna nessuna vittima o ferito. Morti che però in questi giorni sono centinaia nella città nel nord del Paese mediorientale, dove i jihadisti di Hayat Tahrir al-Sham e le fazioni ribelli alleate hanno spazzato via le forze del regime siriano del presidente Bashar al-Assad.

Ad AsiaNews padre Bahjat Karakach, parroco della chiesa di San Francesco d’Assisi ad Aleppo, aveva commentato così la ripresa degli scontri: «La gente ormai è stanca e sente di non avere le energie sufficienti per affrontare un’altra battaglia, l’inizio di un’altra guerra. Il timore è reale, la paura si respira nell’aria e i rumori di questi bombardamenti si sentono ben distinti, tanto che la gente da tre notti non riesce nemmeno a dormire. Da più mesi si parlava di un possibile attacco, ma ci sembrava più una minaccia che un pericolo reale: purtroppo anche la sua portata, che stiamo osservando in questi giorni con preoccupazione, ci ha sorpreso».

Come si legge su ACI Stampa, il custode di Terra Santa padre Francesco Patton ha dichiarato poco dopo il bombardamento sula città: «I nostri frati e i fedeli della parrocchia stanno tutti bene. Dalla nostra Curia siamo in costante contatto con loro. Ci riferiscono per ora di una crescente tensione e timore della popolazione civile di Aleppo per gli imprevedibili sviluppi del confronto in atto. Invitiamo i nostri frati, i cristiani di Terra Santa, e tutte le chiese ad unirsi a noi in preghiera per la pace in Siria martoriata da lunghi anni di guerra e violenze. La parola di Dio di questa prima domenica d’Avvento ci invita a mantenere viva la speranza per una prospettiva di pace».

Ora la situazione sembra essersi un po’ calmata, con il ritorno dell’acqua e dell’elettricità, anche se le strade sono bloccate e nessuno può entrare o uscire. Lo racconta ad AsiaNews il francescano Hanna Jallouf, vicario apostolico di Aleppo, che aggiunge in merito ai gruppi ribelli che stanno controllando la città: «Ci trattano con rispetto e finora non hanno toccato nessun cristiano, anzi. L’ordine è di rispettare i nostri riti, le nostre chiese, persino i nostri abiti”. Intanto, come riporta TG2000, la messa nella prima domenica di Avvento si è svolta ed è stata molto partecipata e il lavoro al panificio del convento francescano è ripreso.