In occasione della conferenza dell’ONU sul clima, l’UISG ha diffuso una dichiarazione per una conversione ecologica.
In occasione della conferenza dell’ONU sul clima, l’UISG ha diffuso una dichiarazione per una conversione ecologica.
In occasione della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP27 che si sta tenendo in Egitto, l’Unione Internazionale delle Superiore Generali, che rappresenta oltre seicentomila religiose in tutto il mondo, ha reso pubblica la dichiarazione “Sorelle per l’ambiente. Integrare le voci dai margini”, con l’obiettivo di dare un contributo per affrontare le crisi che investono il clima e la biodiversità esprimendo una visione per una conversione ecologica radicata e guidata dalla fede. Nella presentazione del documento, la segretaria esecutiva dell’UISG suor Patricia Murray scrive:
«Noi suore siamo convinte della necessita di un approccio integrale, integrante e inclusivo perla realizzazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli Obiettivi della Laudato si’. lntegrale: affrontiamo questioni sociali e ambientali con una visione olistica, sia umana sia spirituale, nella ricerca di soluzioni sostenibili. Integrante: costruiamo ponti per unire le persone, mettendo l’umanità di cui siamo testimonial centro del cammino verso un futuro sicuro, giusto e pieno di pace per tutti. Inclusivo: non lasciamo nessuno indietro, con la consapevolezza che le comunità più emarginate del mondo possono insegnarci tutta la resilienza necessaria per affrontare le sfide dei nostri tempi».
La dichiarazione chiede alla comunità globale di:
1) integrare le risposte al cambiamento climatico e alla perdita di biodiversità, riconoscendo la natura interconnessa delle sfide ecologiche e, in particolare, l’impatto generato dagli adattamenti al cambiamento climatico sulla biodiversità e sullo sfruttamento delle risorse naturali;
2) integrare la cura per le persone e per il nostro pianeta, rifiutando la visione antropocentrica alla base delle abitudini di consumo distruttive e riconoscendo il legame inestricabile tra noi e il nostro ambiente;
3) integrare la vulnerabilità dai margini nella leadership e nel processo decisionale, assicurandosi che le voci dei più colpiti dal disastro ambientale siano al centro delle conversazioni mondiali sulla resilienza e ripresa.
Clicca qui per leggere il testo completo di Sorelle per l’ambiente. Integrare le voci dai margini
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