Nella chiesa, scelta da Calvino come sua sede, si è tenuta una storica celebrazione all’insegna dell’unità dei cristiani.
Nella chiesa, scelta da Calvino come sua sede, si è tenuta una storica celebrazione all’insegna dell’unità dei cristiani.
All’inizio della Quaresima del 2020, la cattedrale protestante di St. Pierre a Ginevra avrebbe dovuto ospitare un evento storico, la celebrazione della prima messa cattolica dal lontano 1535. In quell’anno, infatti, durante una funzione nella chiesa i preti furono interrotti dalla distruzione iconoclasta di statue e immagini, oggetto considerati idolatri, da parte di una folla spinta dalle parole di Guillaume Farel, che predicò nella città svizzera nonostante il divieto dei magistrati. Fu l’inizio della Riforma, che verrà proclamata ufficialmente nel 1536.
Lo scoppio della pandemia e le ondate dei contagi, però, hanno obbligato a rimandare di continuo la liturgia fino al primo giorno della Quaresima di quest’anno, quando finalmente l’idea originaria si è concretizzata, come si legge su ACI Stampa. Un rappresentante del consiglio della parrocchia protestante ha accolto cordialmente padre Pascal Desthieux, il vicario episcopale di Ginevra che ha presieduto la messa, una quindicina di altri sacerdoti (tra cui uno dell’eparchia greco-cattolica ucraina che ha incarnato la situazione della guerra, per la quale si è pregato nella celebrazione), quattro diaconi e millecinquecento fedeli che hanno gremito la cattedrale.
Padre Desthieux ha sottolineato quanto la comunità cattolica sia rimasta toccata dall’invito di quella protestante di officiare una messa cattolica a St. Pierre, che in precedenza aveva ospitato solo cerimonie ecumeniche. I rapporti tra i due gruppi di fedeli sono da tempo molto buoni, però l’evento è particolarmente significativo perché la cattedrale è quella scelta da Calvino come sua sede negli anni in cui risiedette a Ginevra, che veniva definita la Roma protestante, e ospita la sua sedia. Tra l’altro, nella città i cattolici sono diventati più numerosi dei riformati già dagli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, quando arrivarono immigrati soprattutto italiani, spagnoli e portoghesi.
Durante la messa, il vicario episcopale ha chiesto perdono per le violazioni e le colpe contro l’unità dei cristiani e ha gioito della presenza nell’assemblea di fedeli protestanti, vedendo in ciò un’unione delle due Chiese dopo secoli di odio e sospetti. Egli ha ribadito la necessità di arricchirsi a vicenda con le proprie differenze, come stanno a dimostrare le tante collaborazioni nella città, come le celebrazioni ecumeniche e le conferenze quaresimali, e le numerose coppie miste. Infine, l’imposizione delle ceneri tra il pastore Rolland e padre Desthieux, gesto spiegato ai fedeli, ha rappresentato un segno di avvicinamento simbolico.
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