Censis, gli iscritti alle scuole dell’infanzia e primaria sono calati drasticamente

Secondo il XXIV Rapporto annuale sulla scuola cattolica in Italia questa dinamica si sta rispecchiando anche tra le paritarie.

Nell’ultimo rapporto del Censis sulla situazione sociale dell’Italia, il sistema scolastico del Paese emerge come una delle istituzioni che stano soffrendo di più. Negli ultimi cinque anni, ci sono stati oltre quattrocentomila alunni in meno, cosa che ha portato ad avere oggi otto milioni e duecentomila studenti. La causa principale è la dinamica demografica negativa, che si riflette soprattutto nel calo dell’11,5% degli iscritti nella scuola dell’infanzia e dell’8,3% nella primaria.

Come riporta Avvenire, le difficoltà si ripercuotono anche nelle età superiori per l’elevato tasso di dispersione. Nell’anno accademico 2021-2022, le immatricolazioni nelle università sono diminuite del 2,8% rispetto all’anno precedente. I giovani tra i diciotto e i ventiquattro anni che risultano usciti precocemente dal sistema di istruzione e formazione sono il 12,7% (il 16,6% nel Sud). Tra i venticinque e i trentaquattro anni, i diplomati sono il 76,8% (il 71,2% nel Mezzogiorno), nove punti percentuali in meno della media dell’Unione europea. Inoltre, l’Italia ha il primato europeo per il numero di Neet, i giovani che non studiano, non si formano e non lavorano: il 23,1% dei giovani tra i quindici e i ventinove anni, dieci punti percentuali in più della media dell’Ue (ma nel Meridione l’incidenza sale al 32,2%).

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Per di più, le previsioni del Censis sono davvero fosche. Tra dieci anni, di pari passo con un drastico calo della popolazione tra i tre e i diciotto anni, nelle scuole primarie e secondarie di primo grado ci potrebbero essere quasi novecentomila alunni in meno. Tra vent’anni, il calo demografico avrà conseguenze pesanti anche nelle scuole secondarie di secondo grado e nelle università.

Queste dinamiche si stanno purtroppo rispecchiando nel sistema scolastico paritario. Il ventiquattresimo Rapporto annuale sulla scuola cattolica in Italia del Centro Studi per la Scuola Cattolica afferma che il calo di duemilasettecento alunni nell’anno 2021-22 deriva soprattutto da una netta perdita nelle scuole dell’infanzia e in quelle primarie. C’è stata, però, una parziale compensazione grazie a maggiori iscrizioni nelle secondarie di secondo grado. Attualmente, i 542.080 studenti delle paritarie sono così suddivisi: 302.730 nella scuola dell’infanzia, 127.546 nella primaria, 60.413 nella secondaria di primo grado e 51.391 in quella di secondo grado.