Centri estivi, le regole da seguire

Le linee guida del governo indicano come gestire in sicurezza, tra esigenze ricreative e salute, le attività con bambini e adolescenti.

Quest’anno, le attività estive rivolte ai giovani dovranno tenere conto delle regole comportamentali e sanitarie della Fase 2, imposte dalla necessità di contenere una nuova diffusione del coronavirus. Il Dipartimento per le politiche della famiglia ha pubblicato delle linee guida per gestire in sicurezza i centri estivi e le attività ludico-ricreative. Il loro obiettivo è quello di indicare il giusto bilanciamento tra la socialità, il gioco e l’educazione dei bambini e degli adolescenti e la salute loro, dei familiari e degli educatori, tenendo conto che non è possibile azzerare completamente il rischio di contagio.

In riferimento alle attività rivolte a giovani dai tre anni in su e condotte da operatori adeguatamente formati, il documento distingue tra quelle pensate in parchi, giardini e ambienti similari e quelle organizzate in spazi per l’infanzia, scuole, oratori, ludoteche e altri centri di questo tipo. Comunque, valgono sempre queste regole generali: la divisione dei partecipanti in piccoli gruppi, evitando contatti tra di loro; la scelta degli spazi più idonei e sicuri, privilegiando quelli esterni; l’attenzione agli aspetti igienici e di sanificazione.

Per quanto riguarda l’organizzazione di attività ludico-ricreative e centri estivi in luoghi come gli oratori, il progetto, che va sottoposto all’approvazione del Comune e delle competenti autorità sanitarie locali, deve innanzitutto essere circoscritto a sottofasce di età, in modo da determinare condizioni di omogeneità fra i diversi bambini e adolescenti accolti, riferendosi indicativamente alla scuola dell’infanzia (dai 3 ai 5 anni), a quella primaria (dai 6 agli 11 anni) e alla secondaria (dai 12 ai 17 anni). Tenendo conto dei diversi gradi di autonomia dei partecipanti, bisogna garantire un numero minimo di operatori adulti: uno ogni cinque bambini dai 3 ai 5 anni, uno ogni sette bambini dai 6 agli 11 anni, uno ogni dieci adolescenti dai 12 ai 17 anni. Per questo, è necessario prevedere un certo numero di operatori supplenti disponibili in caso di necessità.

Le misure igieniche da applicare per la prevenzione sono: lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso; non tossire o starnutire senza protezione; mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone; non toccarsi il viso con le mani; pulire frequentemente le superfici con le quali si viene a contatto; arieggiare frequentemente i locali. Gli operatori devono garantire: continuità di relazione con i piccoli gruppi; pulizia approfondita e frequente degli oggetti utilizzati nelle attività (almeno giornaliera); lavaggio delle mani in concomitanza col cambio di attività, dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima dell’eventuale consumo di pasti; attenzione alla non condivisione di posate e bicchieri durante i pasti; non organizzazione di eventi che prevedano l’assembramento di più persone, privilegiando forme audiovisive per le comunicazioni tra genitori e figli.

L’arrivo e la partenza dei ragazzi deve svolgersi senza comportare assembramento all’ingresso e, per questo, è meglio scaglionarle di almeno cinque minuti e organizzarle all’esterno o in un’area separata da quella in cui si svolgono le attività. Nel punto di accoglienza, va chiesto al genitore se il bambino o l’adolescente ha febbre, tosse, difficoltà respiratoria o è stato male a casa. Inoltre, va reso obbligatorio all’entrata e all’uscita il lavaggio delle mani con acqua e sapone o con gel igienizzante.

Clicca qui per leggere le linee guida per i centri estivi e le attività ludico-ricreative

Vista la particolarità dell’estate 2020, il Servizio nazionale per la Pastorale Giovanile della CEI propone il progetto “Aperto per ferie”, con l’obiettivo di sostenere le attività educative ecclesiali svolte da parrocchie, oratori, realtà legate alla vita consacrata e associazioni, offrendo linee guida per la sicurezza, consigli pratici e proposte di attività (clicca qui per aprire il sito dedicato). In continuità con questa iniziativa, Oratori Diocesi Lombarde ha dato vita al progetto “Summerlife. Per fare nuove tutte le cose”, mettendo a disposizione materiali per la sicurezza, la formazione e l’animazione (clicca qui per aprire il sito dedicato).

Luca Frildini