Colombia, scontri tra ribelli stanno causando vittime e sofferenze tra i civili

Il vescovo di Arauca racconta di omicidi selettivi, sfollamenti forzati di famiglie, atti violenti, minacce, attacchi con esplosivi.

«Si deve rispettare la dignità di ogni persona, si deve lasciare la popolazione civile fuori da scontri e ostilità, si esige l’applicazione del diritto umanitario internazionale». L’esortazione di mons. Jaime Cristóbal Abril González, vescovo di Arauca, rivela come nel dipartimento nord orientale della Colombia, al confine con il Venezuela, la situazione sia estremamente difficile. Come riporta l’Agenzia Fides, il messaggio del prelato racconta infatti della ripresa degli scontri armati tra gruppi di ribelli, che sta causando vittime e sofferenze soprattutto tra i civili.

Gli omicidi selettivi soprattutto di giovani, gli sfollamenti forzati di intere famiglie in particolare nelle aree rurali, gli atti violenti, le minacce, gli attacchi con esplosivi hanno portato all’aggravarsi della crisi umanitaria e sociale. Secondo l’ufficio della Defensoria del Pueblo, nel 2021 sarebbero stati assassinati almeno centoquarantacinque leader sociali e difensori dei diritti umani, tra cui trentadue rappresentanti indigeni, sedici contadini e sette sindacali. Accusati di queste violenze sono i dissidenti delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), i combattenti dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), i trafficanti di droga e i gruppi paramilitari che si disputano il territorio di un Paese che è il primo produttore mondiale di cocaina.

Il vescovo di Arauca ha ricordato le parole di Papa Francesco nell’incontro di preghiera per la riconciliazione nazionale, pronunciate a Villavicencio nel 2017, perché le dichiarazioni, i comunicati, i video diffusi sui social media allontanano dalla verità e seminano tra la gente incertezza, confusione e paura. Egli chiede dunque alle autorità civili di proteggere la popolazione e attuare i piani di emergenza e aiuto umanitario, coinvolgendo la comunità internazionale. Inoltre, esorta i leader sociali e tutte le persone a essere prudenti, evitando commenti, accuse o segnalazioni che possano mettere a rischio la vita di qualsiasi individuo.