Nel libro sacro dell’islam, la Vergine è descritta come un faro e un modello di fede autentico ed esemplare.
Nel libro sacro dell’islam, la Vergine è descritta come un faro e un modello di fede autentico ed esemplare.
Maria è una figura in cui sia cristiani che musulmani vedono un faro e un modello di fede autentico ed esemplare, possibile grande via di dialogo, incontro e fratellanza spirituale. Nel Corano, la sua straordinarietà è dimostrata anche dal fatto che il suo nome appare ben trentaquattro volte (più che nel Vangelo) e che lei è l’unica donna a essere menzionata col proprio nome.
Maria è sublime, fiore mistico, vergine, santa, libera, in dialogo con gli angeli, devota, sapiente, modello per tutti gli uomini di tutte le fedi, recipiente del Verbo di Dio, l’eletta unica del Signore, esempio eccellente: «O Maria, in verità Dio ti ha prescelta e t’ha purificata e t’ha eletta su tutte le donne dei mondi» (Corano 3, 42). Su L’Osservatore Romano, Shahrzad Houshmand Zadeh elenca in dodici punti i riferimenti a Maria nel libro sacro dell’islam.
1) Ancora prima della sua nascita, Maria viene affidata a Dio attraverso il voto della propria madre, ed è l’unica persona che ha il titolo di moharrar, libera e liberata.
2) Maria viene messa sotto la protezione di Dio, contro il male, contro Satana: «E quando la partorì, disse: “Signore! Ecco che io ho partorito una femmina!”. Ma Dio sapeva meglio di lei Chi essa aveva partorito. […] “La metto sotto la Tua protezione, lei e la sua progenie, contro Satana, il reietto”. E il Signore l’accettò di accettazione buona» (Corano 3, 36). È in questa occasione che viene presentata l’Immacolata Concezione, dogma che la Chiesa cattolica ha elaborato centocinquant’anni orsono, mentre il Corano quattordici secoli fa.
3) Maria è il fiore mistico del Corano, cresciuto sotto la diretta attenzione del suo Signore. È nabat, nabatan hasana, il fiore bellissimo, unico: «È Dio che la fa germogliare, di germoglio buono» (Corano 3, 37).
4) Maria, giovanissima, viene affidata al santo profeta Zaccaria, che rimane stupito per i doni miracolosi che lei riceve. «E ogni volta che Zaccaria entrava da lei nel santuario, vi trovava del cibo misterioso, e le diceva: “O Maria, da dove ti viene questo?” E lei rispondeva: “Mi viene da Dio, perché Dio dà della sua provvidenza a chi vuole, senza conto”» (Corano 3, 37). Con la sua fede saldissima, diventa la maestra di fede dello stesso profeta.
5) Maria è la vergine del Corano e suo figlio è Isa ibn Mariam, Gesù figlio di Maria. L’annunciazione viene descritta in modo straordinario: «“O Maria, Dio ti annuncia la buona novella di un Verbo che viene da Lui e il cui nome sarà il Cristo, Gesù, figlio di Maria, eminente in questo mondo e nell’altro e uno dei più vicini a Dio. Ed egli parlerà agli uomini dalla culla come un adulto”. “O mio Signore”, rispose Maria, “come avrò mai un figlio se non mi ha toccata alcun uomo?”. Rispose l’angelo: “Eppure Dio crea ciò che Egli vuole”» (Corano 3, 46 e 47).
6) Maria è santa, devota, pura.
7) Maria sceglie sempre la luce, quella di Dio. Quando si allontana dalla sua famiglia andando in un luogo a oriente, simbolo del sorgere del sole e origine della luce (Corano 19, 17), Maria entra in un periodo di meditazione profonda e crea il suo castello interiore.
8) Maria è in dialogo con gli angeli: «Quando gli angeli dissero: “O Maria, ecco che Dio ti annuncia un Verbo da parte sua: il suo nome è l’unto, Messia, Gesù figlio di Maria, illustre nella vita presente e nella futura, in culla parlerà alle genti, e nell’età matura”. Essa disse: “Come potrò avere un figlio quando nessun uomo mi ha toccata. Disse: “Così sia, Dio crea ciò che Egli vuole e gli insegnerà il Libro e la sapienza e la Torah e il Vangelo”» (Corano 3, 44-47).
9) Maria è esempio sublime, se non unico, tale da poter ricevere, incontrare, accogliere in sé, nell’anima e nel corpo, lo Spirito di Dio e vedere faccia a faccia lo Spirito Santo, trasformato per lei in una forma umana perfetta: «Abbiamo mandato verso di lei il Nostro Spirito, apparso a lei sotto forma di uomo perfetto» (Corano 19, 17).
10) Il Corano non parla mai di Giuseppe. Racconta il momento della prova del parto, in una società che non accetta in nessun modo una ragazza che partorisce senza marito: lei si rifugia presso un albero secco e morto. Il testo sacro narra la solitudine e il dolore enorme che Maria incontra e accetta, ricordando il suo grido unico: «Ebbe le doglie accanto al piede di una palma morta e disse: fossi morta prima di questo e fossi dimenticata!» (Corano 19, 23). Ma questo dolore non rimane tale. Anzi, si trasforma radicalmente in gioia: «Allora la chiamò da sotto di lei: non affliggerti. Il Signore ha posto sotto di te sariyyan, scuoti verso di te il tronco della palma, rinverdisce e farà cadere su di te datteri freschi e maturi, mangia e bevi e il tuo occhio si rallegri» (Corano 19, 26). Sariyyan è una fontana d’acqua pura che scorre in silenzio e nella notte. Maria è l’esempio perfetto del fedele: cerca la luce, la accoglie sempre, non in un modo passivo, ma sempre attivo.
11) Maria è la madre di Gesù Cristo, il messia, colui che nel Corano è Verbo di Dio, un Suo Spirito, benedetto dovunque sia, il prossimo a Dio, servo di Dio, il profeta di Dio, Colui che fa miracoli, dà la vista ai ciechi, risuscita i morti. È Colui che dopo la misteriosa morte viene innalzato presso Dio. Nel Corano, Gesù viene quasi sempre presentato come il frutto del seno di Maria, frutto del fiore mistico, dell’amata di Dio. Isa ibni Maryam: Gesù figlio di Maria.
12) Maria è un modello da seguire per tutti coloro che cercano un esempio perfetto di fede e di verità (Corano 66, 12). Non solo perché Dio ha mandato verso di lei il Suo Spirito, perché ha incontrato la potenza di Dio, perché Dio ha soffiato e insufflato in lei il suo stesso spirito, ma anche perché lei è l’esempio sublime e maestra di sapienza e unità. Maria ha confermato le parole di Dio e tutti i suoi Libri. L’anima di Maria abbraccia tutti, come una meravigliosa madre.
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