Come parlare della guerra in Ucraina a scuola

Secondo il pedagogista Novara, fino ai dieci anni i bambini vanno protetti e non va fatto il paragone tra guerra e litigio.

Secondo un sondaggio di skuola.net effettuato su un campione di duemila studenti di medie e superiori, in questi giorni oltre otto su dieci hanno affrontato in classe l’argomento dell’invasione russa in Ucraina. Inoltre, la quasi totalità ne ha parlato in famiglia, con adulti o con amici e si sta aggiornando sulla situazione tramite telegiornali, siti web e social network, alcuni quotidianamente.

Su Redattore Sociale, il pedagogista Daniele Novara afferma che «La guerra è un fenomeno molto lontano sul piano cognitivo dal mondo dei bambini» e alcuni contenuti non sono per loro sostenibili sia da un punto di vista neurocognitivo che neuroemotivo. In linea di massima, dice, quelli fino ai sette-otto anni vanno protetti, mentre con quelli dai nove-dieci anni si può iniziare a parlarne, tenendo comunque lontane le immagini di distruzione e di morte perché creano ansia e considerando che essi sono già provati da due anni di pandemia.

La televisione e i social, però, mettono costantemente davanti ai bambini la drammatica realtà del conflitto armato. Per questo, fino alle età indicate sarebbe meglio non far loro vedere i telegiornali e l’informazione più esplicita. Ciò significa che non vanno trattati come dei piccoli adulti. A scuola, continua Novara, si può puntare sul messaggio molto chiaro dell’articolo 1 della nostra Costituzione: l’Italia ripudia la guerra. Gli insegnanti possono proporre disegni o poesie (come questa) sul tema della pace e devono assolutamente evitare l’errore di paragonare la guerra a un litigio tra bambini. Infatti, mentre la prima è violenza e distruzione, il secondo è un confronto che può insegnare a gestire bene i conflitti.

Invece, per le età successive si può iniziare un parlare della guerra in Ucraina approfondendo la questione anche da un punto di vista storico e politico, visto che già alle medie si studiano gli ultimi conflitti che hanno riguardato l’Europa: la Prima e la Seconda Guerra Mondiale e, forse, quella nei Balcani nei primi anni Novanta del secolo scorso. Focus Junior propone una lista di domande e risposte chiare realizzate in collaborazione con il giornalista e inviato di guerra Domenico Quirico, spaziando dalla geografia agli eventi del recente passato fino alle motivazioni di Putin e alle parole chiave (clicca qui per aprire la pagina).