Le comunità energetiche e l’elettrificazione dei consumi, una via per la decarbonizzazione

Le CER rendono più sostenibili i modi con cui alimentiamo i sistemi di riscaldamento, i veicoli, gli strumenti tecnologici.

Il cambiamento climatico e l’inquinamento ambientale provocato dai combustibili fossili, su cui Papa Francesco ha nuovamente espresso la sua preoccupazione nell’esortazione apostolica Laudate Deum, ci spingono a intervenire anche sui modi con cui alimentiamo i sistemi di riscaldamento, i veicoli, gli strumenti tecnologici, gli apparecchi domestici. Con vantaggi per tutti: singoli cittadini, comunità, istituzioni, enti, associazioni, aziende. La progressiva elettrificazione dei consumi è una delle soluzioni ottimali per la decarbonizzazione dell’economia, l’efficientamento dei trasporti, il risanamento dell’aria e la digitalizzazione di abitazioni e città.

Si tratta di uno strumento essenziale per realizzare la più ampia transizione energetica e dare forma a un modello di sviluppo più sostenibile. L’accresciuta efficienza dell’alimentazione elettrica dovuta al progresso tecnologico la rende in molti casi più conveniente rispetto all’uso diretto dei combustibili fossili. Secondo il recente studio Electrify Italy, entro il 2050 l’elettricità potrebbe rappresentare il 46% del consumo energetico totale di case, enti, aziende e trasporti, con notevoli vantaggi ambientali ed economici.

A fare da tramite fra la produzione di energia elettrica e i consumi sono le reti di trasmissione e distribuzione. In questo ambito, svolge un ruolo fondamentale la digitalizzazione delle infrastrutture, in grado di gestire in modo efficiente e flessibile il flusso dell’energia imposto dall’incostanza delle fonti rinnovabili come il sole e il vento. La digitalizzazione è anche il fattore fondamentale di un’altra rivoluzione che sta modificando profondamente il sistema energetico: il passaggio da un sistema centralizzato, in cui poche grandi centrali erogano energia agli utenti, a una generazione distribuita, in cui tanti piccoli impianti producono energia per uso proprio e anche per immetterla in rete.

In questo contesto, importante è la novità costituita dalle comunità energetiche rinnovabili (CER), associazioni tra cittadini, istituzioni, enti, imprese che scelgono di dotarsi di uno o più impianti per la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili. Viene così introdotto il concetto secondo il quale una persona, un’associazione, un’azienda può diventare un prosumer, ossia un soggetto contemporaneamente produttore e consumatore di energia. Così facendo, ogni singolo soggetto può dare il proprio contributo alla transizione energetica. Le CER diventano quindi servizi che innescano comportamenti efficienti per un mondo più sostenibile.

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