Continua il cammino sinodale con la pubblicazione dell’Instrumentum laboris

Il documento, che chiude la prima fase, sarà lo strumento di lavoro della prossima assemblea del Sinodo dei vescovi.

Il percorso sinodale all’interno della Chiesa continua. È stato infatti pubblicato l’Instrumentum laboris per la prima sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà dal 4 al 29 ottobre 2023. Questo documento di lavoro, sottolinea il segretario generale della Segreteria generale del sinodo cardinale Mario Grech in occasione della sua presentazione, non è «della Santa Sede, ma della Chiesa tutta» ed è «un’occasione perché tutto il popolo di Dio possa proseguire il cammino avviato e un’occasione per coinvolgere chi finora non è stato coinvolto». Iniziato il 10 ottobre 2021 con la tappa diocesana, il percorso sinodale è passato attraverso la tappa continentale, durante la quale le varie assemblee hanno prodotto dei documenti finali sulla base dei materiali raccolti nella fase dell’ascolto. A partire da questo lavoro, è stato redatto il nuovo Instrumentum laboris, la cui pubblicazione chiude la prima fase del Sinodo e apre alla seconda articolata in due sessioni, quella di questo ottobre e quella dell’ottobre 2024. L’obiettivo sarà rilanciare il processo e incarnarlo nella vita ordinaria della Chiesa.

L’Instrumentum laboris è pensato come sussidio pratico a servizio dello svolgimento della prossima assemblea sinodale. A partire dalle intuizioni raccolte nella prima fase, esso presenta alcune delle priorità emerse dall’ascolto del Popolo di Dio non in forma di asserzioni definitive, ma come domande. Le risposte che verranno date svolgendo un’opera di discernimento serviranno per identificare alcuni passi concreti per continuare a crescere come Chiesa sinodale, i quali saranno poi sottoposti al Papa. Dal testo emerge innanzitutto la consapevolezza della necessità di assumere come punto di riferimento privilegiato la Chiesa locale, nella quale la varietà e diversità di culture, lingue e modalità espressive caratterizzano l’esperienza concreta dei suoi fedeli, ovviamente non al di fuori delle relazioni tra le diverse comunità e con il Vaticano.

Il documento è suddiviso in due parti. La sezione A, intitolata «Per una Chiesa sinodale. Un’esperienza integrale», prova a rileggere il cammino percorso, individuando i segni caratteristici di una Chiesa sinodale e il suo modo di procedere: la conversazione nello Spirito. La sezione B, intitolata «Comunione, missione, partecipazione. Tre questioni prioritarie per la Chiesa sinodale», esprime gli interrogativi principali che sono emersi dalla tappa continentale: «Una comunione che si irradia. Come essere più pienamente segno e strumento di unione con Dio e di unità del genere umano?»; «Corresponsabili nella missione. Come condividere doni e compiti a servizio del Vangelo?»; «Partecipazione, compiti di responsabilità e autorità. Quali processi, strutture e istituzioni in una Chiesa sinodale missionaria?». Per ciascuna di queste tre priorità, sono proposte cinque schede di lavoro che consentiranno all’assemblea di affrontarle a partire da prospettive diverse. L’impegno sarà quello di mantenere la tensione tra lo sguardo di insieme, che caratterizza il lavoro relativo alla sezione A, e l’identificazione dei passi concreti da compiere, a cui mira il lavoro a partire dalla sezione B.

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