Modelli di liturgia all’aperto

Proposte per adattare uno spazio celebrativo esterno rispettando le norme liturgiche e gli obblighi sanitari imposti dal coronavirus.

In questa fase in cui è possibile celebrare le messe seguendo determinate indicazioni per contenere una nuova diffusione del coronavirus (leggi qui Le regole per la celebrazione delle messe in presenza dei fedeli), il protocollo tra CEI e governo suggerisce che, in caso di luogo di culto non idoneo al rispetto di tutti gli obblighi, si può valutare di svolgere la funzione all’aperto, assicurandone la dignità e rispettando le disposizioni sanitarie.

Pensando a come e dove si possa celebrare all’aperto, la Rivista di Pastorale Liturgica propone il documento Modelli di “Chiesa all’aperto”. Quattro figure dell’incontro nel distanziamento. Spazi ampi possono sembrare più adattabili alle esigenze di distanziamento e tutela della salute, che sono più difficili all’interno degli edifici di culto, dove la regolamentazione degli accessi, la sistemazione e la fruizione degli arredi e la sanificazione pongono diversi problemi.

Certo, predisporre uno spazio liturgico esterno è un atto ecclesiale delicato, ma può aiutare il pensare alle tradizionali esperienze di celebrazioni all’aperto, come durante i campi e gli eventi eccezionali. Questa può essere l’occasione di sperimentare, in modo delicato, alcune dinamiche celebrative impossibili all’interno delle chiese. Così, gli autori del documento hanno pensato, sulla base delle norme liturgiche, a uno strumento operativo per accompagnare i pastori e le comunità locali ad adattare il loro spazio celebrativo, seppur necessariamente in modo parziale e provvisorio.

Leggi qui Modelli di “Chiesa all’aperto”