Per garantire il distanziamento tra studenti, le parrocchie possono concedere propri immobili in comodato d’uso gratuito.
Per garantire il distanziamento tra studenti, le parrocchie possono concedere propri immobili in comodato d’uso gratuito.
Con l’approssimarsi dell’inizio del nuovo anno scolastico, uno dei problemi da affrontare dalle amministrazioni delle scuole è quello degli spazi necessari per garantire il distanziamento interpersonale tra gli studenti per limitare la diffusione del Covid-19. Per questo, il Piano scuola 2020-2021 del Ministero dell’Istruzione prevede la possibilità di sottoscrivere specifici accordi con enti pubblici e privati al fine di favorire la messa a disposizione di strutture dove poter svolgere le attività didattiche (Leggi qui Le linee guida per il rientro scolastico a settembre). In Lombardia, ad esempio, i vescovi hanno invitato le parrocchie a concedere i propri spazi alle scuole paritarie cattoliche, senza comunque escludere, in via subordinata, le scuole statali, quelle comunali o le altre paritarie.
L’Avvocatura della Diocesi di Milano ha individuato come strumento giuridico più adeguato il comodato d’uso gratuito a tempo parziale, il quale dovrà essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate entro venti giorni dalla sottoscrizione. L’istituto scolastico che utilizza la struttura dovrà farsi carico delle utenze a lei imputabili – quindi l’energia elettrica, il riscaldamento e l’acqua – e della pulizia e dell’igienizzazione delle aule, calcolate in base alle ore di utilizzo. Dovrà sostenere anche le spese per eventuali interventi di adeguamento degli spazi ai bisogni scolastici.
Da un punto di vista fiscale, gli immobili utilizzati per le attività socialmente rilevanti, che comprendono quelle didattiche, sono esenti dal pagamento dell’IMU, ma solo se utilizzati direttamente dal proprietario. Quindi, quelli dati in comodato a un altro ente, anche se non commerciale, sono soggetti a IMU. Qui possono però intervenire i comuni: infatti, essi hanno la facoltà di inserire nel proprio regolamento l’esplicita esenzione per gli immobili dati in comodato gratuito al comune, a un altro ente territoriali o a un ente non commerciale, esclusivamente per l’esercizio dei rispettivi scopi istituzionali o statutari. Quindi, in fase di negoziazione è fondamentale coinvolgerli.
Associazione Rete Sicomoro | direttore Enrico Albertini
Via Fusara 8, 37139 Verona | P.IVA e C.F. 03856790237
Telefono 351 7417656 | E-mail info@retesicomoro.it
Privacy policy | © 2024 Rete Sicomoro