Per loro posizioni di responsabilità al Dicastero per la Cultura e l’Educazione e alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Per loro posizioni di responsabilità al Dicastero per la Cultura e l’Educazione e alla Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
Con le nomine papali di ieri, la presenza femminile all’interno della Curia romana e degli enti collegati si ampia e diventa pian piano più importante, viste le posizioni di responsabilità affidate a donne. Nella Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, Papa Francesco ha affidato il ruolo di segretaria alla dottoressa Raffaella Giuliani, che è andata così a sostituire monsignor Pasquale Iacobone, ora nominato presidente. Giuliani, che era già officiale dell’ente stesso, è autrice di molti studi sulle catacombe e dal 16 settembre scorso magister della Pontificia Accademia Cultorum Martyrum per volontà del pontefice.
Al sottosegretariato del Dicastero per la Cultura e l’Educazione il Papa ha chiamato la professoressa Antonella Sciarrone Alibrandi, prorettrice vicaria dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dove è docente ordinaria di Diritto dell’economia presso la Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative. Sciarrone Alibrandi è anche presidente dell’Associazione dei docenti di Diritto dell’economia e membro dell’Associazione europea per il diritto bancario e finanziario, del consiglio accademico dell’European banking institute e dell’Expert group on regulatory obstacles to financial innovation. Ai microfoni di Tv2000 ha dichiarato:
«Sono innanzitutto profondamente grata al Santo Padre e al cardinale Tolentino per la fiducia che hanno manifestato nei miei confronti, nominandomi per un ruolo per me così inaspettato e inatteso rispetto al mio percorso. Io ho sempre insegnato in università, alla Cattolica del Sacro Cuore, e per me l’insegnamento e la passione educativa sono sempre stati forse il tratto principale della mia scelta di vita professionale. Ma non avrei mai pensato di poter essere coinvolta in un progetto che è tanto importante come quello che è condotto dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Sono convinta che in questo momento la sfida culturale ed educativa sia veramente decisiva per la Chiesa e, più in generale, per la società. Mi metterò al servizio, per come mi è possibile, per contribuire a essere un tassello di un progetto così bello e sfidante».
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