Il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar.
Il Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune di Papa Francesco e del Grande Imam di Al-Azhar.
Ieri ad Abu Dhabi, dopo l’incontro interreligioso con settecento leader religiosi, è stato sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, la massima autorità dell’Islam sunnita, un importante Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune, che stabilisce che i cattolici e i musulmani d’Oriente e d’Occidente scelgono di adottare la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo e criterio.
“La fede porta il credente a vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare. Dalla fede in Dio, che ha creato l’universo, le creature e tutti gli esseri umani – uguali per la Sua Misericordia –, il credente è chiamato a esprimere questa fratellanza umana, salvaguardando il creato e tutto l’universo e sostenendo ogni persona, specialmente le più bisognose e povere.”
Il Documento si appella quindi ai leader religiosi e politici, a intellettuali e filosofi, agli artisti e operatori dei media chiedendo di impegnarsi seriamente per diffondere la cultura della tolleranza, della convivenza e della pace e riscoprire i valori della pace, della giustizia, del bene, della bellezza, della fratellanza umana e della convivenza comune. La crisi del mondo moderno ha le sue radici in una coscienza umana anestetizzata, priva di valori spirituali e senso di responsabilità. I positivi passi avanti nella scienza, nella tecnologia, nella medicina, nell’industria e nel benessere, in particolare nei Paesi sviluppati, vanno di pari passo con la zavorra dell’individualismo e del materialismo.
L’estremismo religioso e nazionale e l’intolleranza hanno prodotto nel mondo, sia in Occidente sia in Oriente, i segnali di una terza guerra mondiale a pezzi. Le crisi politiche, l’ingiustizia e la mancanza di una distribuzione equa delle risorse naturali – delle quali beneficia solo una minoranza di ricchi, a discapito della maggioranza dei popoli della Terra – continuano a generare enormi quantità di malati, bisognosi e morti. Le religioni, poi, non devono mai incitare alla guerra e alla violenza o sollecitare sentimenti di odio, ostilità e estremismo: Dio non ha creato gli uomini per scontrarsi tra di loro, ma per essere onorato quale Creatore che ci ha concesso il dono della vita per custodirlo.
“Auspichiamo che questa Dichiarazione sia un invito alla riconciliazione e alla fratellanza tra tutti i credenti, anzi tra i credenti e i non credenti, e tra tutte le persone di buona volontà; sia un appello a ogni coscienza viva che ripudia la violenza aberrante e l’estremismo cieco; appello a chi ama i valori di tolleranza e di fratellanza, promossi e incoraggiati dalle religioni; sia una testimonianza della grandezza della fede in Dio che unisce i cuori divisi ed eleva l’animo umano; sia un simbolo dell’abbraccio tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud e tra tutti coloro che credono che Dio ci abbia creati per conoscerci, per cooperare tra di noi e per vivere come fratelli che si amano.”
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