Dottrina della Fede, ecco le gravi violazioni della dignità umana

La dichiarazione “Dignitas infinita”, approvata dal Papa, inquadra ed elenca alcune situazioni problematiche particolarmente attuali.

Nel 2019, l’allora Congregazione per la Dottrina della Fede decise di avviare «la redazione di un testo evidenziando l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana e illustrando la portata e le implicazioni benefiche a livello sociale, politico ed economico, tenendo conto degli ultimi sviluppi del tema nell’ambito accademico e delle sue ambivalenti comprensioni nel contesto odierno». Oggi, dopo cinque anni di lavoro, il Dicastero per la Dottrina della Fede ha presentato la dichiarazione Dignitas infinita, che propone un elenco, comunque non esaustivo, delle gravi violazioni della dignità umana, ritenendo la sua difesa inscindibile dalla fede.

Il documento, approvato da Papa Francesco, parte dalla constatazione che «Una dignità infinita, inalienabilmente fondata nel suo stesso essere, spetta a ciascuna persona umana, al di là di ogni circostanza e in qualunque stato o situazione si trovi. Questo principio, che è pienamente riconoscibile anche dalla sola ragione, si pone a fondamento del primato della persona umana e della tutela dei suoi diritti. La Chiesa, alla luce della Rivelazione, ribadisce e conferma in modo assoluto questa dignità ontologica della persona umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio e redenta in Cristo Gesù». Le prime tre parti richiamano i principi fondamentali e i presupposti teorici sull’argomento, dalla prospettiva biblica fino all’annuncio della Chiesa e ai diritti umani.

In linea con l’insegnamento del Concilio Vaticano II, l’ultima sezione presenta alcune gravi violazioni particolarmente attuali, nelle quali la dignità che spetta a ogni essere umano non è adeguatamente riconosciuta:
• il dramma della povertà;
• la guerra;
• il travaglio dei migranti;
• la tratta delle persone;
• gli abusi sessuali;
• le violenze contro le donne;
• l’aborto;
• la maternità surrogata;
• l’eutanasia e il suicidio assistito;
• lo scarto dei diversamente abili;
• la teoria del gender;
• il cambio di sesso;
• la violenza digitale.

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