Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è accompagnato da un documento con le modalità tecniche per la loro trasmissione.
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate è accompagnato da un documento con le modalità tecniche per la loro trasmissione.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che, in attuazione del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze dell’1 marzo 2024, indica il termine ultimo per comunicare all’anagrafe tributaria i dati relativi alle erogazioni liberali agli enti del Terzo settore effettuate nel 2023, utili per la predisposizione della dichiarazione precompilata: il 4 aprile 2024. Il termine per l’esercizio dell’opposizione all’utilizzo dei dati nella dichiarazione precompilata è fissato l’8 aprile 2024. L’Agenzia ha allegato al provvedimento un documento con le modalità tecniche di compilazione per la trasmissione delle comunicazioni di tali dati e dei relativi rimborsi dall’anno 2023 (clicca qui per scaricarlo).
Come riporta FiscoOggi, gli enti tenuti alla trasmissione di questi dati sono: le onlus; le associazioni di promozione sociale; le organizzazioni di volontariato; le cooperative sociali iscritte nei rispettivi registri; le fondazioni e le associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, la promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico; le fondazioni e le associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica.
A seguito dall’avvio operativo del Registro unico del Terzo settore (Runts), il quale accoglie anche le associazioni di promozione sociale, le organizzazioni di volontariato e le cooperative sociali che prima dovevano iscriversi nei rispettivi registri, il decreto ministeriale ha «ridefinito i criteri di individuazione dei soggetti tenuti all’invio dei dati delle erogazioni liberali, allargando la platea anche a ulteriori enti iscritti nello stesso Runts, che ora possono ricevere erogazioni detraibili o deducibili». Se da una parte ci sono quelli con obbligo di comunicazione, che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni dall’imposta, dall’altra ci sono casi per cui la trasmissione resta facoltativa.
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