Eritrea, per la prima volta una religiosa è segretario della Conferenza episcopale

La comboniana suor Yonannes ha detto di ispirarsi alla saggezza di re Salomone e chiede a Dio sapienza e discernimento.

Per la prima volta, l’incarico di segretario generale della Conferenza episcopale dell’Eritrea è stato conferito a una religiosa. Si tratta di suor Tsegereda Yonannes, appartenente alla congregazione delle Suore missionarie comboniane, che ha dichiarato che la sua priorità sarà quella di dedicarsi, per conto della Chiesa cattolica, ad attività pastorali, umanitarie e sociali a favore dell’intera popolazione, indipendentemente dall’etnia, dal credo religioso o dall’età. Agenzia Fides riporta le sue parole contenute nel comunicato dei vescovi:

«Salomone, quando divenne re, non chiese al Signore ricchezze e potenza, ma sapienza e discernimento per guidare il popolo di Dio. […] Sono sempre affascinata dalla saggezza di re Salomone. Chiedo a Dio la Sua saggezza per riunire i membri del personale e gli operatori del Segretariato cattolico eritreo, così da poter svolgere bene il nostro mandato.»

Prima del 2021, la comboniana ha operato per cinque anni nella cappellania per gli studenti universitari cattolici dell’Eritrea ed è stata consigliera nella Provincia delle Suore missionarie comboniane della regione.

Suor Yonannes prende il posto del monaco della congregazione di Casamari p. Tesfaghiorghis Kiflom, in carica dal 2013, che si congratula e le consiglia di mantenere rapporti pacifici con gli uffici governativi. Infatti, la grave situazione tra l’Eritrea e la confinante Etiopia, che da mesi stanno fronteggiando la crisi nella regione del Tigray, richiede un impegno particolare nel condannare la guerra e nel richiedere ai governi dei due Paesi di risolvere pacificamente il problema.