È entrato in vigore il nuovo “La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari”.
È entrato in vigore il nuovo “La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari”.
Dopo il decreto del Dicastero per il Clero che conferma ad experimentum per un triennio la nuova Ratio nationalis institutionis sacerdotalis, ieri è entrato in vigore la quarta edizione del documento La formazione dei presbiteri nelle chiese in Italia. Orientamenti e norme per i seminari, precedentemente approvato dalla CEI durante la settantottesima Assemblea generale del 13-16 novembre 2023. La proposta tiene conto dell’attuale contesto sociale, culturale ed ecclesiale per offrire ai futuri sacerdoti una formazione umana, spirituale, intellettuale e pastorale ispirata a un sincero slancio comunitario e missionario.
Infatti, è fondamentale tenere conto da un lato della straordinaria quantità e varietà di stili di vita proposti dai social media, della debole educazione alla valutazione morale degli atti, della desuetudine a considerare le conseguenze delle azioni sul proprio sé, dell’analfabetismo affettivo-emotivo e della povertà di modelli etico-valoriali, dall’altro dell’importanza della capacità relazionale, dovendo il presbitero essere un uomo di relazioni vere e feconde. Per questo, è importante che l’accompagnamento sia accurato e dispiegato in tempi lunghi per favorire la conoscenza di sé e il raggiungimento di una adeguata consistenza interiore.
Il documento presenta un iter formativo al presbiterato suddiviso in due fasi: una prima di carattere iniziatico dedicata alla costruzione della consistenza interiore, in un rapporto educativo forte con i formatori e attraverso lo sviluppo di una solida vita spirituale, l’applicazione seria allo studio e alla preghiera, una vita comunitaria intensa, la conoscenza di sé; una seconda rivolta alla scoperta del Popolo di Dio e al maggiore coinvolgimento della comunità cristiana nella formazione dei candidati al presbiterato.
Il percorso della formazione è articolato in quattro tappe: propedeutica, precedente all’ingresso in seminario (un anno); discepolare, relativa alla costruzione della consistenza interiore al seguito del Signore (due anni); configuratrice, che mira alla configurazione a Cristo servo e pastore in senso pastorale (quattro anni); di sintesi vocazionale, che accompagna l’uscita dal seminario e l’ingresso nel presbiterio (un anno). Lo stile fondamentale della proposta educativa chiede di investire sugli obiettivi formativi senza scandire i tempi in modo rigido e predefinito, favorendo la personalizzazione dell’itinerario ed evitando il rischio che le tappe si appiattiscano rigidamente agli anni previsti dagli studi teologici e da altri automatismi.
Il documento presenta altri nuovi approcci. Va preso in considerazione un maggiore collegamento del percorso formativo dei candidati con la vita quotidiana della comunità ecclesiale. Poi, sono proposte le comunità semiresidenziali come nuove modalità di accompagnamento. Infine, si invita a pensare creativamente a forme di collaborazione possibili, con particolare riguardo alla figura femminile.
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