La Francia raddoppia i fondi per le scuole cristiane in Medio Oriente

Tra il Paese transalpino e le comunità locali esistono legami consolidati, che nel 2021 hanno portato all’aiuto di 174 istituti.

Durante una serata di inizio mese all’Eliseo, alla quale sono stati invitati rappresentanti di organizzazioni impegnate nel sostegno alle comunità cristiane del Medio Oriente, il presidente francese Emmanuel Macron ha dato la notizia che il governo avrebbe raddoppiato i finanziamenti annuali destinati alla rete di istituti educativi cristiani presenti nei Paesi mediorientali. Nell’occasione è stata consegnata la prestigiosa onorificenza della Legione d’Onore a monsignor Pascal Gollnisch, direttore dell’Œuvre d’Orient, associazione che si occupa della raccolta e dello stanziamento di fondi alle scuole cristiane di quelle terre.

Come riporta l’Agenzia Fides, il fondo francese, ora passato da due a quattro milioni di euro, è stato istituito nel gennaio del 2020 proprio su iniziativa dell’Œuvre d’Orient e l’anno scorso ha contribuito all’attività di centosettantaquattro istituti d’istruzione in stato di difficoltà: centoventinove in Libano, sedici in Egitto, tredici in Palestina, sette in Israele e tre in Giordania. Durante la cerimonia, il capo dello Stato ha detto: «Sostenere i cristiani d’Oriente rappresenta un impegno secolare della Francia, una missione storica [che] risponde alla necessità di non abbandonare mai la lotta per la cultura, l’educazione, il dialogo in quella regione travagliata».

Tra il Paese transalpino e le comunità cristiane del Medio Oriente esistono legami consolidati, che si sono mantenuti anche con l’alternarsi dell’orientamento dei governi. Essi, però, vengono usati come arma elettorale e, quindi, per scopi interni alla politica, talvolta persino xenofobi. Considerando che quella zona del mondo, da decenni colpita da eventi drammatici che ne minano la stabilità andando anche oltre i suoi confini, è ormai un argomento stabile di confronto tra i politici, pure il sostegno alle locali comunità cristiane è diventato un terreno di competizione. Per questo, nell’agosto del 2021 il patriarca caldeo Louis Raphael Sako aveva dichiarato che «Quella dell’Occidente che difende i cristiani nelle altre aree del mondo è una leggenda che ha fatto tanti danni».