Da mesi nella città vecchia si susseguono atti ostili nei confronti di pellegrini, sacerdoti, religiosi e religiose, chiese.
Da mesi nella città vecchia si susseguono atti ostili nei confronti di pellegrini, sacerdoti, religiosi e religiose, chiese.
È salito a cinque il numero degli ebrei ultraortodossi arrestati per aver sputato verso pellegrini cristiani nella città vecchia di Gerusalemme. Sono giovani e tra loro c’è anche un minorenne. Questo recente episodio si è aggiunto qualche giorno fa a una serie di atti simili – oltre agli sputi, aggressioni verbali e oltraggi verso sacerdoti, religiosi e religiose, fedeli cristiani, chiese – intensificatisi negli ultimi mesi e che aveva portato il premier Benjamin Netanyahu a dichiarare: «Condanno con fermezza tutti i tentativi di intimidire i fedeli e adotterò azioni immediate e decise contro tutto questo. Israele è impegnato a salvaguardare il sacro diritto di culto e di pellegrinaggio ai luoghi santi di tutte le fedi. Un comportamento offensivo verso i fedeli è sacrilego e inaccettabile. Non sarà tollerata ogni forma di ostilità verso chiunque impegnato in riti religiosi».
Come riporta Avvenire, anche uno dei due rabbini capo di Israele, l’askenazita David Lau, ha condannato fermamente questi comportamenti ripugnanti, che «non devono, ovviamente, essere associati in alcun modo alla halacha [la legge religiosa ebraica]». Il ministro degli Affari religiosi Michael Malkieli ha affermato che «non c’è un singolo rabbino a sostegno e legittimazione di un atto così spregevole» e il ministro del turismo Haim Katz ha detto, replicando a una voce che gira negli ambienti ultraortodossi, che «Sostenere che sputare ai cristiani sia un costume antico e anche accettabile è orribile. Queste azioni di un pugno di estremisti fanno odiare l’ebraismo, danneggiano l’immagine di Israele e il turismo».
Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca dei latini di Gerusalemme, ha preso atto di queste prese di posizione istituzionali, sperando però che alle parole seguano i fatti. «Non è un fenomeno che mi stupisce e, purtroppo non è una novità. La sempre maggiore frequentazione da parte di ebrei ultraortodossi della Via dolorosa renderà inevitabilmente questi fenomeni sempre più frequenti. Si tratta infatti di un problema di formazione al rispetto dell’alterità che è assente in quella comunità […]. Sarà necessario un lungo lavoro di educazione, unito anche alla necessaria attuazione delle leggi che proibiscono questi fenomeni di intolleranza religiosa».
Il problema sta diventando così rilevante che lo scorso 15 giugno è stata organizzata dal Centro studi per le relazioni fra ebrei, cristiani e musulmani dell’Università Aperta di Israele una conferenza dal titolo “Perché alcuni ebrei sputano ai gentili”. Circa trecento persone, scrive l’Agenzia S.I.R., hanno prestato ascolto a esperti e docenti che hanno cercato di spiegare il fenomeno degli ebrei ultraortodossi, oggi spalleggiati dai politici dell’ultradestra presenti nel governo. L’evento ha suscitato polemiche, tanto che i promotori hanno dovuto spostare il luogo dell’incontro dal Museo di Gerusalemme presso la Torre di Davide al seminario armeno. La Custodia di Terra Santa, inoltre, ha aperto un sito internet e un numero telefonico dove poter segnalare gli episodi di molestie contro i cristiani e i loro luoghi sacri.
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