La Penitenzieria Apostolica ha stabilito i modi e le condizioni per ottenerla in occasione della celebrazione del 23 luglio 2023.
La Penitenzieria Apostolica ha stabilito i modi e le condizioni per ottenerla in occasione della celebrazione del 23 luglio 2023.
In occasione della terza Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, celebrata la quarta domenica del mese di luglio, la Penitenzieria Apostolica concederà l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che, motivati dal vero spirito di penitenza e carità, parteciperanno alla celebrazione del 23 luglio 2023 presieduta da Papa Francesco nella basilica di San Pietro in Vaticano oppure alle diverse funzioni che si svolgeranno in tutto il mondo. Lo ha stabilito un decreto a firma del penitenziere maggiore cardinale Mauro Piacenza, che ha accolto la richiesta presentata dal cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita.
L’indulgenza plenaria concessa nella ricorrenza, che quest’anno tratterà il tema “Di generazione in generazione la sua misericordia” (Lc 1,50), richiede il rispetto delle consuete condizioni: confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del pontefice. La Penitenzieria Apostolica aggiunge che essa potrà essere ottenuta anche da coloro che, in questa giornata, dedicheranno del tempo adeguato a visitare – in presenza o virtualmente attraverso i mezzi di comunicazione – i fratelli anziani bisognosi o in difficoltà, come i malati, gli abbandonati, i disabili.
Inoltre, premesso il distaccamento da qualsiasi peccato e l’intenzione di adempiere appena possibile alle tre consuete condizioni, l’indulgenza plenaria verrà concessa agli anziani malati e a tutti quelli che, impossibilitati ad uscire dalla propria casa per grave motivo, si uniranno spiritualmente alle funzioni sacre della Giornata, offrendo a Dio le loro preghiere, i dolori e le sofferenze della propria vita, soprattutto mentre le parole del Papa e le varie celebrazioni verranno trasmesse attraverso i mezzi di comunicazione. Essa potrà essere applicata anche come suffragio alle anime del Purgatorio.
Infine, il decreto chiede fermamente ai sacerdoti, muniti delle opportune facoltà per ascoltare le confessioni, di rendersi disponibili alla celebrazione del sacramento della penitenza, affinché questa opportunità di conseguire la grazia divina attraverso il potere della Chiesa più facilmente si attui per mezzo della carità pastorale.
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