La facoltà di Teologia dell’Università di Helsinki conferirà il massimo riconoscimento dell’ateneo all’attivista svedese.
La facoltà di Teologia dell’Università di Helsinki conferirà il massimo riconoscimento dell’ateneo all’attivista svedese.
La giovane attivista e opinionista svedese Greta Thunberg riceverà il titolo di dottoressa honoris causa dalla facoltà di Teologia dell’Università di Helsinki, istituto non affiliato ad alcuna religione particolare, con la motivazione che «le sue azioni hanno imposto a tutti noi il compito, come membri di comunità e società, ma soprattutto come esseri umani, di apportare cambiamenti alle nostre vite quotidiane». Il massimo riconoscimento dell’ateneo finlandese verrà conferito non solo a lei, ma ad altre ventinove personalità provenienti da tutto il mondo anche da parte delle facoltà di Filosofia, Giurisprudenza e Medicina veterinaria, in una cerimonia tradizionale che si tiene di norma ogni due-cinque anni a seconda della facoltà.
Il 9 giugno 2023 per la facoltà di Teologia, attiva dal 1640 e una delle più grandi d’Europa per numero di studenti, sarà la quarantaquattresima occasione nella quale conferisce i titoli di dottorato dopo la prima volta nel 1648. Martti Nissinen, teologo e professore di Studi sull’Antico Testamento presso l’Università di Helsinki, ha spiegato: «L’anno 2023 è il centenario dell’approvazione del Freedom of religion act in Finlandia. Prendendo ispirazione da ciò, abbiamo scelto la libertà come tema della cerimonia di conferimento presso la facoltà di Teologia. Il tema abbraccia la libertà religiosa, i diritti umani e lo stato del mondo».
Thunberg è diventata celebre per lo sciopero scolastico per il clima che ha organizzato davanti all’edificio del parlamento svedese nell’autunno 2018 e che si è presto esteso nel movimento globale Fridays for future. Tramite esso, gli studenti invitano i politici e i responsabili delle decisioni a intraprendere azioni per l’ambiente basate sulle evidenze scientifiche. Il lavoro dell’attivista per il futuro del nostro pianeta, definito dall’università finlandese «senza compromessi e coerente», è stato poi avvalorato da numerosi premi e riconoscimenti importanti.
Oltre a lei, saranno proclamati dottori onorari: Riho Altnurme, professore di Storia della Chiesa all’Università di Tartu; Maria Immonen, direttrice del Dipartimento dei servizi mondiali della Federazione luterana mondiale; Mia Lövheim, professoressa di Sociologia della religione all’Università di Uppsala; Munib Younan, vescovo emerito della Chiesa evangelica luterana in Giordania e Terra Santa ed ex presidentessa della Federazione luterana mondiale; Annabel Brett, professoressa e codirettrice del Cambridge Centre for Political Thought dell’Università di Cambridge; Grace Davie, professore emerito di Sociologia all’università di Exeter; Philip Esler, professore di Studi sul Nuovo Testamento all’Università del Gloucestershire.
Luca Frildini
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