Nella peggiore crisi umanitaria al mondo quattro su cinque degli undici milioni di minori necessitano di assistenza umanitaria.
Nella peggiore crisi umanitaria al mondo quattro su cinque degli undici milioni di minori necessitano di assistenza umanitaria.
Sono diecimila i bambini morti o mutilati dal marzo del 2015 a oggi nella guerra che sta distruggendo lo Yemen. Questo equivale a quattro bambini uccisi o resi invalidi al giorno da quando nel conflitto è entrata la coalizione araba guidata dall’Arabia Saudita. Come riporta AsiaNews, lo ha detto il portavoce dell’Unicef James Elder al ritorno da una missione diplomatica nel Paese mediorientale, nella quale ha visto con i propri occhi le sofferenze dei minori e conosciuto le drammatiche storie di pediatri, insegnanti, infermieri.
A questo dato si deve aggiungere un numero imprecisato e non quantificabile di bambini deceduti o feriti in modo grave, considerando che la guerra, esplosa nel 2014 tra governativi filo-sauditi e ribelli sciiti Houthi vicini a Teheran, ha causato oltre centotrentamila morti. Inoltre, quattro su cinque degli undici milioni di minori necessitano urgentemente di assistenza umanitaria e altri quattrocentomila soffrono di malnutrizione grave; otto milioni e mezzo non hanno accesso ad acqua potabile, igiene e sanificazioni; due milioni di essi non possono andare a scuola perché la metà degli edifici sono stati distrutti o danneggiati dalle bombe e altri quattro rischiano la stessa cosa in un futuro prossimo.
In quella che per l’Onu è la peggiore crisi umanitaria al mondo, peraltro aggravata dalla pandemia, i bambini ne subiranno le conseguenze per i prossimi venti anni. Infatti, fabbriche, ospedali, imprese pubbliche e private sono andate distrutte, le fazioni non riescono a superare lo stallo nei colloqui pe un cessate il fuoco e le gli interventi delle Nazioni Unite sono scarsi e insufficienti, come sottolinea Elder. Egli ha anche detto:
«I bambini nello Yemen non muoiono di fame a causa della mancanza di cibo, stanno morendo di fame perché le loro famiglie non possono permettersi il cibo. Stanno morendo di fame perché gli adulti continuano a condurre una guerra in cui i bambini sono i più grandi perdenti. Lo Yemen è il posto più difficile al mondo in cui essere bambini. E la situazione sta peggiorando.»
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