L’impegno di Talitha Kum contro la tratta di esseri umani

Nel 2021 le reti nazionali di organizzazioni coordinate dall’UISG hanno salvato centinaia di migliaia di persone.

Talitha Kum è un’organizzazione internazionale fondata presso l’Unione Internazionale Superiore Generali che opera contro la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, vittime che secondo le Nazioni Unite sono per oltre il 72% donne e bambine e per un terzo minorenni. Lo fa tramite cinquantacinque reti formate da partner cattolici, non governativi, governamentali e intergovernamentali che lavorano in 92 Paesi del mondo e coinvolgono 792 congregazioni religiose, per quasi il 92% femminili. Nel suo ultimo report, dichiara che nel 2021 ha raggiunto 336.958 persone, delle quali 167.396 in Africa, 91.266 in America, 35.824 in Asia, 24.189 in Europa e 18.283 in Oceania.

Le vittime della tratta e le sopravvissute curate sono state 19.993. Di queste, 13.404 hanno avuto sostegno materiale, psicologico ed economico (cure mediche, assistenza legale e burocratica, corsi di formazione…), principalmente attraverso strutture di accoglienza che le hanno aiutate fino al ritorno nel Paese d’origine. Tale dato è in calo del 18% rispetto al 2020, probabilmente a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19. Le altre 6.589 persone, l’82% in più rispetto all’anno precedente, sono state accompagnate in percorsi giudiziari, dalla segnalazione telefonica o online di casi di violenza o sfruttamento lavorativo alla denuncia fino al sostegno durante il processo in tribunale.

Poi, 258.549 individui a rischio sono stati oggetto di azioni di prevenzione, quali campagne di informazione e formazione, lavori di sensibilizzazione di gruppo, programmi educativi con studenti, sostegno ai sopravvissuti e alle loro famiglie e comunità. C’è stato un aumento del 47%, grazie soprattutto all’aumento dell’uso durante i lockdown della rete e delle tecnologie che hanno permesso di raggiungere nuovi spazi. Infine, 58.416 persone (più 45%) hanno lavorato in rete condividendo buone pratiche, si sono formate, hanno seguito corsi professionali e organizzato eventi per rafforzare la collaborazione tra i membri delle organizzazioni e con le istituzioni cattoliche, umanitarie, governative e intergovernative.