In previsione dell’inverno, ecco il caso di un santuario che ha scelto una tecnologia a basso consumo per la sua grande basilica.
In previsione dell’inverno, ecco il caso di un santuario che ha scelto una tecnologia a basso consumo per la sua grande basilica.
Il riscaldamento di una chiesa è una delle questioni più problematiche da gestire, da un punto di vista tecnico oltre che economico. L’ampiezza degli spazi, l’altezza dei soffitti, l’inefficienza energetica degli edifici, assieme all’innalzamento dei costi dell’energia, obbligano a pensare a soluzioni innovative per arrivare pronti ai freddi dell’inverno. Nella Basilica superiore del santuario di Oropa è stata implementata una soluzione a basso consumo per garantire un ambiente caldo ai fedeli che assistono alle messe.
Per anni, i diversi tentativi per riscaldarla con i metodi tradizionali, dal riscaldamento a pavimento al sistema ad aria, sono falliti. La chiesa si trova a milleduecento metri sul livello del mare, con una temperatura media invernale che all’interno può scendere fino a tre gradi sotto lo zero, ha una superficie di circa milletrecento metri quadrati e una cupola di oltre ottanta metri di altezza. L’amministrazione del santuario biellese ha dunque optato per una tecnologia efficiente che, grazie alla fibra di carbonio, interviene direttamente sui banchi piuttosto che sull’intero ambiente circostante.
Il sistema prevede l’utilizzo di un cuscino riscaldato sulla seduta e di un pannello radiante da montare sullo schienale con entrambi i lati attivi, che scaldano sia la schiena del fedele seduto che la parte frontale della persona attraverso l’irraggiamento a infrarossi. Questa soluzione permette di accendere ogni singolo banco solo quando necessario e pochi minuti prima della messa, senza quindi causare sprechi di energia nel preriscaldamento. I pannelli radianti sono inoltre dotati di un termostato per il controllo della temperatura. Soluzioni innovative come questa permettono di contenere i costi e i consumi energetici, diminuendo l’impatto ambientale. La lotta ai cambiamenti climatici passa anche da queste piccole scelte.
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