Indonesia, le festività cristiane cambiano nome

Alla vigilia delle elezioni il presidente uscente ha firmato il decreto sull’uso della dicitura cristiana invece di quella islamica.

Sulle oltre diciassettemila isole che formano l’Indonesia, il 14 febbraio si sono tenute le elezioni presidenziali e parlamentari, il cui risultato sarà annunciato ufficialmente il mese prossimo. Duecentocinque milioni di persone sono state chiamate a scegliere il successore del presidente Joko Widodo, il quale poco prima del voto ha emanato un decreto che comporta un piccolo ma significativo cambiamento per i fedeli cristiani.

Grazie a questo, si legge su AsiaNews, nella nazione musulmana più popolosa al mondo i nomi di alcune festività cristiane, per i quali si usava la dicitura islamica, saranno pubblicamente sostituiti con quella propria del cristianesimo. Quindi, non si userà più il termine “Isa al Masih”, come si trova scritto nel Corano, ma il più appropriato “Gesù Cristo”. Così, dunque, nei calendari indonesiani il Natale sarà chiamato “Giorno della nascita di Gesù Cristo”, il Venerdì Santo “Giorno della morte di Gesù Cristo”, la Pasqua “Giorno della risurrezione di Gesù Cristo”.

La volontà di Widodo è stata quella di mostrare un volto del Paese più plurale da un punto di vista religioso, dando il giusto riconoscimento alle fedi. È da quasi due anni che si discuteva della possibilità di rinominare le festività cristiane, da quando il ministro per gli Affari religiosi Yaqut Cholil Qoumas aveva sollevato l’argomento, durante un incontro con i vescovi indonesiani nell’aprile 2022, a seguito della richiesta di alcuni gruppi di fedeli che chiedevano una cristianizzazione della terminologia, che allora era ancora legata alla visione islamica. Alla vigilia delle elezioni la proposta è diventata legge, senza particolari proteste o critiche da parte dei partiti legati alla fazione musulmana.