È iniziato il giubileo per il 1500° dei martiri d’Arabia

Coinvolgerà per un anno i vicariati apostolici dell’Arabia del nord (Bahrein, Kuwait, Qatar) e del sud (Emirati Arabi Uniti, Yemen, Oman).

Dopo l’apertura della Porta santa della cattedrale di Nostra Signora d’Arabia ad Awali in Bahrein, avvenuta questo sabato, oggi verrà aperta anche quella della cattedrale di San Giuseppe ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Prenderà così il via in modo completo il giubileo straordinario per i millecinquecento anni dal martirio di sant’Areta e compagni nei vicariati apostolici dell’Arabia. Monsignor Aldo Berardi, vicario apostolico dell’Arabia del Nord, ha presieduto la prima celebrazione, nella quale monsignor Eugene Martin Nugent, nunzio in Bahrein, Kuwait e Qatar, ha pronunciato l’omelia. Il secondo rito sarà condotto da monsignor Paolo Martinelli, vicario apostolico dell’Arabia del Sud, che comprende Emirati Arabi Uniti, Yemen e Oman.

Come racconta Vatican News, sant’Areta, nato nel 427, era il governatore della città cristiana di Najran, nell’Arabia preislamica meridionale. Quando aveva novantacinque anni, la città fu conquistata dal re di Himyar (nell’attuale Yemen) Dhu Nuwas, il quale si era convertito al giudaismo e aveva iniziato a perseguitare sistematicamente i cristiani obbligandoli a convertirsi, mettendoli a morte se non rinnegavano la loro fede, bruciando chiese. Sacerdoti, diaconi, suore e laici furono arsi vivi in una fossa e Areta fu decapitato assieme a un centinaio di concittadini. Alla fine, i martiri delle persecuzioni furono oltre quattromila.

Guardando a questo drammatico esempio storico, mons. Nugent ha detto che anche nel nostro tempo non è facile essere cristiani e ha auspicato che il giubileo possa essere per la comunità cattolica d’Arabia un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, vivendo e testimoniando ogni giorno il Vangelo dell’amore annunciato da Cristo. Mons. Berardi ha affermato che «I martiri hanno mantenuto la fede cristiana di fronte alle derisioni, alle persecuzioni e alle minacce. Sono rimasti saldi nella fede. Guardare al passato ci ispira. La vita del passato non era più facile di quella di oggi. La fede è stata trasmessa ed è rimasta come un faro nella tempesta e una luce nella notte. È la via della vita e della luce per coloro che guardano a Cristo e lo seguono».

Per questo giubileo straordinario, attraverso un decreto della Penitenzieria apostolica Papa Francesco ha concesso l’indulgenza plenaria, che potrà essere ottenuta dal 24 ottobre di quest’anno al 23 ottobre 2024. Inoltre, il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I ha deciso di donare una reliquia di sant’Areta, il cui arrivo in Bahrein è previsto per questo novembre. Il desiderio è che questa sia un’occasione per seminare speranza.