È uscito l’Instrumentum laboris che guiderà la seconda sessione della XVI Assemblea del Sinodo dei vescovi di ottobre.
È uscito l’Instrumentum laboris che guiderà la seconda sessione della XVI Assemblea del Sinodo dei vescovi di ottobre.
«Come l’identità di Popolo di Dio sinodale in missione può prendere forma concreta nelle relazioni, percorsi e luoghi nel cui intreccio si svolge la vita della Chiesa?» è la domanda alla base dell’Instrumentum laboris che guiderà i lavori della seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi sul tema “Per una Chiesa Sinodale: comunione, partecipazione, missione”, in programma dal 2 al 27 ottobre 2024. Il testo, intitolato “Come essere Chiesa sinodale missionaria”, si pone in continuità con l’intero processo sinodale iniziato nel 2021 e aggiornato agli esiti degli incontri dell’ultimo anno, come si racconta nell’Introduzione.
L’Instrumentum laboris continua con una sezione dedicata ai Fondamenti della comprensione della sinodalità. Qui, tra l’altro, si propone una delle questioni più dibattute: la partecipazione delle donne alla vita della Chiesa (che è da estendere anche a quella degli uomini laici). Viene indicato che «i contributi raccolti in tutte le fasi hanno evidenziato la necessità di dare un riconoscimento più pieno ai carismi, alla vocazione e al ruolo delle donne in tutti gli ambiti della vita della Chiesa come passo indispensabile per promuovere questa reciprocità relazionale», ma si sottolinea che «Mentre alcune Chiese locali chiedono che le donne siano ammesse al ministero diaconale, altre ribadiscono la loro contrarietà».
Seguono poi tre parti strettamente intrecciate, che servono per guardare da prospettive diverse la vita sinodale missionaria. La prima riguarda le Relazioni con il Signore, nel popolo di Dio, tra i ministri ordinati e tra le Chiese nel mondo, le quali sostengono la vitalità della Chiesa ben più radicalmente delle sue strutture. Poi c’è la prospettiva dei Percorsi, che sorreggono e alimentano nella concretezza il dinamismo delle relazioni tra formazione, discernimento e processi decisionali basati su trasparenza, rendiconto e valutazione. La terza parte è dedicata ai Luoghi, i quali, contro la tentazione di un universalismo astratto, parlano della concretezza dei contesti in cui si incarnano le relazioni con la loro varietà, pluralità e interconnessione tra Chiese locali e unica Chiesa Cattolica.
Nella conclusione del documento, si riepilogano i motivi su cui interrogarsi: «come essere una Chiesa sinodale missionaria; come impegnarci in un ascolto e in un dialogo profondi; come essere corresponsabili alla luce del dinamismo della nostra vocazione battesimale personale e comunitaria; come trasformare strutture e processi in modo che tutti possano partecipare e condividere i carismi che lo Spirito riversa su ciascuno per l’utilità comune; come esercitare potere e autorità come servizio». Sulla base di ciò che esprimerà la prossima assemblea sinodale sarà elaborato un documento finale relativo a tutto il processo finora compiuto, che offrirà al Papa orientamenti sui passi da compiere e sulle modalità concrete per farlo.
Clicca qui per leggere il testo completo dell’Instrumentum laboris
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