Ad archivi, biblioteche e musei è richiesto di compilare un questionario online su vari aspetti legati all’accessibilità.
Ad archivi, biblioteche e musei è richiesto di compilare un questionario online su vari aspetti legati all’accessibilità.
Con il convegno Oltre lo scivolo: Beni culturali ecclesiastici dall’accessibilità all’inclusione, che si è tenuto a Firenze il 12 e 13 maggio 2023, l’Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l’Edilizia di Culto della CEI ha avviato un percorso per dare una maggiore visibilità all’impegno degli istituti culturali ecclesiastici di rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. In vista del convegno sull’inclusione dell’Associazione Italiana Biblioteche, che si svolgerà a Napoli dal 21 al 23 novembre 2024, ha pensato di fare una fotografia della situazione proponendo ad archivi, biblioteche e musei un’indagine sul tema. La compilazione del breve questionario online (clicca qui per accedervi) deve tenere conto dei dati relativi all’anno 2023 e va eseguita entro il 30 settembre 2024.
Tra le informazioni da inserire, c’è da indicare le categorie a cui si rivolge principalmente l’istituto culturale, indipendentemente dalla frequentazione effettiva (bambini e ragazzi, studenti e/o ricercatori, pubblico professionale, membri di una specifica organizzazione o istituzione, minoranze linguistiche, persone con disabilità, detenuti, seminaristi, sacerdoti, personale interno), una stima delle presenze annue di utenti o visitatori e i servizi dedicati alla consultazione e alla visita: postazioni per la consultazione di libri e documenti attrezzate per accogliere persone con disabilità motoria; documenti e libri in formati speciali; documenti e libri dedicati a persone con disabilità cognitive; percorsi tattili di supporto alla visita e alla consultazione; video nella lingua italiana dei segni dotati anche di sottotitoli in italiano e voce narrante all’interno della struttura; mappe tattili orientative fisse e/o portanti degli spazi fisici della struttura; servizi igienici a norma per le persone con disabilità; rampe, cunei e/o scivoli, ascensori o piattaforme elevatrici per superare eventuali dislivelli presenti nella struttura; pavimenti antiscivolo e/o antiriflesso; segnaletica esterna e/o interna chiara e leggibile a grandi caratteri e corredata da pittogrammi.
Poi, il questionario si occupa delle collaborazioni con altri enti e istituzioni volte a progetti destinati a soggetti che vivono in povertà economica, educativa o culturale, a cittadini immigrati, a detenuti negli istituti penali e/o nelle strutture penali di comunità (come ad esempio comunità di recupero e case famiglia), a persone con disabilità fisico-sensoriale e/o emotiva. Infine, una sezione riguarda l’accessibilità: la presenza di barriere architettoniche, l’adeguatezza delle comunicazioni digitali al pubblico (sito web, app..) ai criteri di accessibilità; l’organizzazione di eventi con attenzione alla fruibilità da parte delle persone con esigenze speciali. Se un istituto culturale ecclesiastico non fosse ancora iscritto all’anagrafe della CEI, può procedere contestualmente a farlo, così da poter partecipare all’indagine.
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