La tradizione vuole che i re Magi siano tre, ma questo numero deriva più che altro dai doni che portano: oro, incenso e mirra.
La tradizione vuole che i re Magi siano tre, ma questo numero deriva più che altro dai doni che portano: oro, incenso e mirra.
I re Magi, di cui si parla nel Vangelo di Matteo, vengono descritti come uomini sapienti ed esperti in astrologia, che sanno riconoscere i segni del cielo: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». Considerando i preziosi doni che portano a Gesù Bambino, si direbbe che fossero molto ricchi. La loro terra di provenienza, a Oriente, potrebbe essere la Persia, perché “magio” è un vocabolo di quelle zone e, nonostante l’etimologia un po’ oscura, indicherebbe una tribù originaria dell’Iran occidentale da dove vennero scelti i sacerdoti che aderirono alla riforma di Zoroastro.
Ma quanti erano? Su Famiglia Cristiana viene riportano che la tradizione vuole che siano tre, però questo numero deriva più che altro dai doni che portano: oro, incenso e mirra. Non c’è dunque una certezza in merito, anche se, comunque, dal punto di vista teologico simboleggiano gli stranieri e i pagani che riconoscono la venuta del vero Dio. Tertulliano, nel II secolo, concede ai Magi la qualifica di re, mentre una leggenda armena li descrive come fratelli e ne rivela i nomi: Melkon, che regnava sui persiani; Baldassarre, sovrano degli indiani; Gaspare, a cui sottostavano gli arabi.
Ma un’altra leggenda rivela che con loro era partito un quarto re Magio, che intendeva regalare a Gesù un sacchetto di perle. La strada da percorrere era lunga e ai fianchi della carovana c’era sempre qualche bisognoso che chiedeva la carità. Così, un’elemosina dopo l’altra, il numero delle perle cominciò a calare vistosamente, fino a che il sacchetto rimase vuoto. Il re Magio pensò alla vergogna di presentarsi a mani vuote davanti al Figlio di Dio, visto anche che i suoi compagni di viaggio avevano doni preziosi. Allora si fermò affranto e abbandonò la carovana. Ma quella notte Gesù gli apparve in sogno e lo ringraziò per il bene che aveva fatto regalando le perle: dare a chi ne ha bisogno è come regalare qualcosa a Gesù stesso.
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