Le linee guida per il rientro scolastico a settembre

Dall’organizzazione dell’offerta didattica ai servizi per la prima infanzia, ecco le ultime misure ministeriali.

Le linee guida per il rientro scolastico a settembre, contenute del Piano scuola 2020-2021 del Ministero dell’Istruzione, sono rivolte alla pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le istituzioni del Sistema nazionale di istruzione, comprese quindi quelle paritarie. La ripresa delle attività didattiche in presenza deve essere effettuata rispettando le indicazioni del Comitato tecnico scientifico sulla prevenzione del contagio da Covid-19 e questo documento intende fornire le misure contenitive e organizzative necessarie.

Il distanziamento fisico, inteso come un metro tra le bocche degli alunni, è un punto di primaria importanza. Per quanto riguarda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale da parte degli alunni e degli insegnanti all’interno dell’aula e negli spostamenti e nella permanenza negli spazi comuni, ci saranno indicazioni da parte del Comitato tecnico scientifico almeno due settimane prima dell’inizio della scuola.

Sulla base degli spazi a disposizione e delle proprie esigenze, un istituto può organizzarsi in modo differente, ad esempio con la riconfigurazione di un gruppo classe in più gruppi di apprendimento; l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso; una frequenza in turni differenziati; una fruizione per gli studenti delle scuole secondarie di II grado di attività didattica in presenza e, in via complementare, digitale integrata; l’aggregazione delle discipline in aree e ambiti disciplinari; una diversa modulazione settimanale del tempo scuola.

Per la più ampia realizzazione del servizio scolastico nelle condizioni del presente scenario, le scuole possono sottoscrivere specifici accordi con enti pubblici e privati al fine di favorire la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, dove poter svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. È necessario prevedere un’organizzazione degli spazi esterni e interni per evitare assembramenti e garantire ingressi, uscite, deflussi e distanziamenti adeguati in ogni fase della giornata scolastica per gli alunni, le famiglie, il personale scolastico e non scolastico.

Se è previsto un apposito servizio di trasporto, vanno comunicati all’ente territoriale competente gli orari di inizio e fine delle attività scolastiche, tenendo conto che l’arrivo degli alunni può essere scaglionato in maniera da evitare assembramenti. Per quanto attiene gli aspetti di promozione della cultura della salute e della sicurezza, le istituzioni scolastiche sono chiamate a curare campagne informative e di sensibilizzazione rivolte al personale, agli studenti e alle famiglie.

Con riferimento ai servizi educativi per la prima infanzia, dove le relazioni dei bambini necessitano del contatto fisico, occorre approntare modalità organizzative che contemplino il distanziamento fisico almeno tra gli adulti, l’accompagnamento e il ritiro dei bambini, l’igienizzazione degli ambienti, delle superfici e dei materiali. L’uso di mascherine, non previsto per i minori di sei anni, non deve far venir meno la possibilità di riconoscere gli educatori; è quindi consigliato l’utilizzo di visiere leggere. Per quanto riguarda i bambini, particolare attenzione va data nell’assunzione delle nuove regole di sicurezza e di rispetto, come il rito frequente dell’igiene delle mani e la distanza di cortesia.

Nella riprogettazione degli spazi per la prima infanzia, vanno seguite alcune accortezze: i bambini devono rimanere con gli stessi educatori; tutti gli spazi disponibili vanno “riconvertiti” in spazi distinti e separati per accogliere in modo esclusivo ogni gruppo di bambini, con la possibilità di cambiare solo dopo un’igienizzazione; ogni spazio deve avere i propri arredi e giochi, che saranno opportunamente sanificati; la colazione o la merenda andranno consumati nel medesimo spazio, mentre il pasto sarà consumato nei locali appositi adeguatamente organizzati; anche gli spazi esterni vanno suddivisi per gruppi, oppure fruiti in tempi alternati previa pulizia delle strutture e dei giochi.

I laboratori della scuola primaria e secondaria di I e II grado, sia all’interno che all’aperto, saranno svolti avendo cura di igienizzare opportunamente l’ambiente a ogni cambio di classe. Anche per la refezione scolastica, che potrà essere effettuata in due o più turni per evitare affollamenti, occorre un’approfondita pulizia dei locali, ma si potrà valutare di realizzarla all’interno dell’aula didattica, opportunamente areata e igienizzata al termine della lezione e al termine del pasto.

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