Matrimoni in leggera crescita, ma non quelli religiosi

Negli ultimi anni sono cresciute le convivenze, la scelta del rito civile e le unioni tra coppie dello stesso sesso.

In Italia, nel 2022 sono stati celebrati 189.140 matrimoni, con una crescita del 4,8% rispetto al 2021 e del 2,7% in confronto al 2019 (nell’anno dello scoppio della pandemia da Covid-19 molte coppie hanno rinviato le nozze). Questo andamento positivo sta però riscontrando una nuova diminuzione nei primi otto mesi del 2023, dimostrandosi quindi altalenante: nel 2012, infatti, i matrimoni furono 207.138. Tra questi, il 41% erano civili, mentre nel 2022 quelli con tale rito sono saliti al 56,4%. I matrimoni religiosi, sebbene pressoché stabili rispetto al 2021 (-0,5%), sono diminuiti sensibilmente rispetto al periodo pre-pandemico (-5,6%). Addirittura, da gennaio ad agosto 2023, considerando i dati provvisori, essi sono calati del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Questi numeri sono contenuti nel report dell’Istat sul tema relativo al 2022, nel quale si sottolinea anche che la diminuzione di lungo periodo dei primi matrimoni è strettamente connessa alla progressiva diffusione delle convivenze more uxorio. Queste sono più che triplicate tra il biennio 2000-2001 e il biennio 2021-2022, passando da circa 440.000 a oltre 1.500.000. Inoltre, il documento segnala la progressiva posticipazione del momento di uscita dalla famiglia di origine e, quindi, delle prime nozze: la quota di giovani che escono di casa dei genitori dopo i 35 anni è pari al 61,2%.

Chi arriva a sposarsi lo fa sempre più scegliendo il rito civile, anche nei primi matrimoni. La tendenza del 2022 (56,4% dei matrimoni) è in continuità con quella del 2021 (54,1%) e del 2019 (52,6%), con una maggiore diffusione ovviamente nelle seconde nozze, ma anche nei matrimoni con almeno uno sposo straniero. Nel 2022, questi ultimi sono stati 29.574, il 15,6% del totale, in aumento del 21,3% rispetto all’anno precedente e con oltre due terzi di coppie formate da un italiano (di cui uno su dieci per acquisizione) e uno straniero.

La crescita dell’instabilità coniugale, poi, contribuisce all’incremento delle seconde (o successive) nozze, che creano famiglie in cui almeno un componente ha vissuto una precedente esperienza matrimoniale. Nel 2022 esse sono state 42.918, pari al 22,7% del totale dei matrimoni, rientrando in una forte tendenza che vede un +13,1% rispetto al 2019. Infine, ci sono state 2.813 unioni civili tra coppie dello stesso sesso, in aumento del 31% rispetto all’anno precedente e del 22,5% nei confronti del 2019, tendenza confermata dai dati provvisori dei primi otto mesi del 2023.