Ad Ayutla de los Libres un parroco vuole creare una connessione permanente con gli sperduti villaggi di tlapanecos e mixtecos.
Ad Ayutla de los Libres un parroco vuole creare una connessione permanente con gli sperduti villaggi di tlapanecos e mixtecos.
Le comunità indigene tlapaneca e mixteca che vivono suoi monti nello stato messicano del Guerrero non sono sempre facili da raggiungere, soprattutto durante la stagione delle piogge. Per raggiungere i fedeli lontani, l’anno scorso padre Paulo Amorim, parroco della chiesa di Santiago Apóstol nella città di Ayutla de los Libres, ha pensato di creare un’emittente radiofonica comunitaria. Rádio Ayutla porterà dunque la parola di Dio a un migliaio di famiglie che vivono di agricoltura in un contesto con scarse opportunità sociali, educative e sanitarie, ma sarà anche uno strumento per far sentire la voce della Chiesa nella società.
Il missionario brasiliano, che in precedenza ha operato in Brasile, Italia, Filippine e Guinea-Bissau, ha l’obiettivo di «unire la gente della montagna e quella dell’area urbana trasmettendo programmi culturali, religiosi, di formazione e informazione in lingua spagnola, tlapaneca e mixteca», ha dichiarato a Mondo e Missione. Grazie a una campagna di raccolta fondi, lo studio della radio vedrà presto la luce nei locali della parrocchia e un trasmettitore verrà installato a La Concordia, parrocchia distante una quarantina di chilometri. Sarà quindi possibile inviare comunicazioni e avvisi, ma anche fare la lettura giornaliera del Vangelo e trasmettere l’audio delle messe.
Così, i fedeli sulle montagne avranno una possibilità in più di integrazione, cosa che ora risulta molto difficile. I tlapanecos e i mixtecos parlano due lingue completamente diverse e hanno stili di vita, abitudini, costumi e religiosità popolari differenti. I primi sono più aperti e riescono a comunicare in spagnolo con la gente della città, i secondi fanno più fatica. Inoltre, nelle circa trentacinque comunità c’è molto del lavoro da fare per quanto riguarda l’evangelizzazione e la catechesi. La difficoltà a raggiungerle più di una volta al mese è un limite, ma le abbondanti piogge che cadono tra fine primavera e inizio autunno portano fango e frane sulle strade e rendono complicate le visite. La stazione radiofonica potrà dare una grande mano.
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