A causa di cambiamenti climatici e guerre, nel 2022 le migrazioni all’interno dei Paesi sono aumentate del 20%.
A causa di cambiamenti climatici e guerre, nel 2022 le migrazioni all’interno dei Paesi sono aumentate del 20%.
Le crisi legate ai cambiamenti climatici, alle guerre, all’insicurezza alimentare si stanno sempre più sovrapponendo e interconnettendo, aggravando le migrazioni interne. Nel 2022, si è registrato nel mondo un numero record di persone che vivono in condizioni di sfollamento nel proprio Paese, oltre settantuno milioni, con un aumento addirittura del venti percento rispetto all’anno precedente. La stragrande maggioranza (sessantadue milioni e mezzo di individui in sessantacinque stati e territori) si è dovuta spostare a causa di conflitti e violenze. Solo l’anno scorso questi movimenti hanno riguardato oltre ventotto milioni di nuovi sfollati interni, una cifra raddoppiata soprattutto per la guerra in Ucraina, la quale ha portato alla fuga quasi diciassette milioni di persone, il numero più alto mai raggiunto per qualsiasi Paese.
Nel 2022, poi, i disastri naturali hanno fatto spostare quasi nove milioni di individui in ottantotto nazioni e territori. Le inondazioni connesse al fenomeno meteorologico de La Niña, protrattosi per il terzo anno consecutivo, hanno sconvolto Pakistan, Nigeria e Brasile, mentre in Somalia, Etiopia e Kenya c’è stata la peggiore siccità mai registrata. Inoltre l’insicurezza alimentare, aggravata dalla guerra tra Russia e Ucraina, che sono tra i maggiori produttori mondiali di cereali e fertilizzanti, si sovrappone a questi fenomeni. L’anno scorso, la Repubblica Democratica del Congo, la Nigeria, l’Afghanistan, l’Etiopia e lo Yemen hanno avuto il più alto numero nel mondo di persone in condizioni di grave insicurezza alimentare e hanno ospitato più di ventisei milioni di sfollati interni, oltre un terzo del totale globale.
Questi dati, che si trovano nell’ultimo rapporto dell’organizzazione non governativa International Displacement Monitoring Centre, analizzato da Focsiv, mostrano come lo sfollamento interno sia un fenomeno globale, ma anche che quasi tre quarti delle persone coinvolte vivono in soli dieci stati: Ucraina, Etiopia, Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Sudan, Afghanistan, Yemen, Siria, Colombia. Purtroppo, a causa della sovrapposizione di cause ci sono alcuni sfollati interni che hanno dovuto spostarsi per una seconda o terza volta. Come nell’ultimo decennio, le regioni più colpite sono state l’Africa subsahariana e il Medio Oriente. In generale, oltre all’assistenza umanitaria immediata è necessario investire in azioni di anticipazione e misure che rafforzino la resilienza delle comunità sfollate.
Associazione Rete Sicomoro | Direttore Enrico Albertini
Via Fusara 8, 37139 Verona | P.IVA e C.F. 03856790237
E-mail info@retesicomoro.it
Privacy policy | © 2025 Rete Sicomoro