In Myanmar sta avvenendo la repressione più violenta mai eseguita dalle forze dell’ordine contro dei manifestanti pacifici.
In Myanmar sta avvenendo la repressione più violenta mai eseguita dalle forze dell’ordine contro dei manifestanti pacifici.
Si chiama Ann Nu Thawng la suora delle missionarie di San Francesco Saverio di Myitkyina, città dello stato settentrionale birmano del Kachin, che ieri si è inginocchiata di fronte alle forze di polizia in tenuta antisommossa che stavano attaccando i civili mentre questi stavano protestando per la loro libertà e i diritti umani. A rilanciare il potente gesto è stato il cardinale Charles Bo, presidente dei vescovi del Myanmar, che sul suo profilo Twitter ha commentato così le immagini:
«Oggi, la rivolta è stata grave a livello nazionale. La polizia sta arrestando, picchiando e persino sparando alle persone. In lacrime, suor Ann Nu Thawng implora e ferma la polizia affinché smetta di arrestare i manifestanti. Circa cento dimostranti sono potuti scappare dalla polizia grazie alla suora»
Secondo l’Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, come riporta l’Agenzia SIR, sono state almeno diciotto le persone uccise e decine quelle ferite in tutta la nazione. È la repressione più violenta mai eseguita in Myanmar dalle forze dell’ordine nei confronti di manifestanti pacifici. In molte località, la polizia e i militari hanno affrontato coloro che stavano protestando contro il colpo di stato militare del primo febbraio usando la forza, sparando proiettili veri e di gomma e lanciando gas lacrimogeni.
Da un mese il Paese è in crisi. L’esercito ha preso il potere dopo che alle elezioni del novembre scorso il Partito per la Solidarietà e lo Sviluppo dell’Unione che sostengono è risultato sconfitto. Così, il giorno in cui si sarebbe dovuto insediare il nuovo parlamento, dominato dalla Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi, ha arrestato tutti i principali leader del partito di maggioranza. Poi, ha dichiarato lo stato d’emergenza per un anno, ha interrotto le linee telefoniche nella capitale Naypyitaw e a Yangon e ha sospeso le trasmissioni della televisione di stato. Per un attimo, la forza spirituale di suor Ann Nu Thawng ha messo un freno a tutta questa violenza.
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