La necessità della comunicazione digitale per fare fundraising

Il fondamento del fundraising viene dallo stesso Vangelo: quando si pensa al dono, bisogna tornare alle radici per trovarne la motivazione.

«Il fondamento del fundraising viene dallo stesso Vangelo: quando si pensa al dono, alle offerte da devolvere alle missioni della Chiesa, bisogna tornare alle radici per trovare la motivazione del dono». Lo ha affermato Katja Heidemanns durante la conferenza internazionale “Animation & fundraising in the digital world” organizzata dalle Pontificie Opere Missionarie lo scorso 7-9 novembre 2018, presentando l’esperienza delle prime iniziative nel mondo digitale della tedesca Missio Aachen, di cui è responsabile della comunicazione.

Come riportato dall’Agenzia Fides, Heidemanns ha parlato della necessità nella moderna comunicazione della crescita dell’uso dei social media e ha raccontato come un sapiente utilizzo del sito web e l’invio di una newsletter abbiamo contribuito all’incremento del numero dei follower e degli utenti. Questo ha avuto come conseguenza l’aumento dei donatori, dimostrando che questi mezzi hanno la capacità di coinvolgere anche chi possa seguire le attività delle realtà missionarie solo da lontano. Si può dire che i social media e gli altri strumenti del web, quindi, attengano all’animazione missionaria.

Il mondo digitale è dunque molto importante per la Chiesa di oggi. Lo ha ribadito mons. Paul Tighe, segretario del Pontificio Consiglio della Cultura e in passato segretario del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, sottolineando anche che «il linguaggio di quasi tutti membri degli istituti religiosi è ormai sconosciuto alle nuove generazioni». Per il vescovo Tighe, «parlare di comunicazione significa parlare di comunione, a cominciare da noi, membri della Chiesa, all’interno della comunità cattolica. Il nostro sforzo non può essere quello di imparare una tecnica di fundraising: essere Chiesa, considerare il destinatario come una persona, con le sue esigenze, è la base di ogni proposta di sensibilizzazione di donazione».