La catena del soccorso è una metafora per esprimere l’approccio alla gestione dell’emergenza, dove è importante la successione delle azioni da svolgere.
La catena del soccorso è una metafora per esprimere l’approccio alla gestione dell’emergenza, dove è importante la successione delle azioni da svolgere.
La Catena del Soccorso è una metafora per esprimere l’approccio alla gestione dell’emergenza, dove è importante la successione delle azioni da svolgere e il legame consequenziale tra di esse. È fondamentale rafforzare l’anello debole della stessa, cioè l’iniziale chiamata di soccorso attraverso le tre funzioni riconosciute: localizzazione dell’evento e valutazione dell’urgenza; invio del mezzo e risposta alternativa; somministrazione delle istruzioni pre-arrivo.
Il successo della procedura telefonica di soccorso dipende da una serie di fattori: la possibilità di accedere al Numero Unico Europeo di Emergenza 112, la possibilità di erogare semplici istruzioni telefoniche e la possibilità di portare a termine l’invio dei soccorsi simultaneamente. Pertanto, l’obiettivo è trasformare il chiamante nel primo anello della Catena del Soccorso.
L’immagine di seguito riportata (fonte: Quensland Ambulance Service), mostra la Catena della Sopravvivenza in applicazione in tutti gli stati del mondo in caso di arresto cardiaco di una persona (l’arresto cardiaco è la cessazione improvvisa di tutti i segni vitali di una persona, ovvero coscienza, respiro e circolazione sanguigna):
Cosa deve sapere il cittadino chiamante di fronte a un bisogno di emergenza?
A molti sembrerà una banalità, ma per i primi due anelli entra in gioco con una valenza potenziale il cittadino, per tutte le emergenze (soccorso sanitario, soccorso tecnico, ordine pubblico), perché il riconoscimento precoce di una situazione di pericolo e l’accesso precoce al sistema di emergenza dipende molto dallo spirito civico del cittadino che si mette a disposizione di chi ha bisogno di emergenza e del sistema di soccorso pubblico.Negli ultimi anni il senso civico del riconoscimento precoce e dell’accesso precoce sono andati molto perduti, ma ignorare una situazione di emergenza e non allertare o ritardare l’attuazione dei primi due anelli depone notevolmente a sfavore della buona riuscita del soccorso.
Cosa deve fare il cittadino?
Il chiamante deve rispondere con serietà alle domande poste dal personale professionale presente nelle varie centrali operative di soccorso pubblico (soccorso sanitario: infermieri e medici; soccorso tecnico: vigili del fuoco; ordine pubblico: agenti di polizia) e seguire le istruzioni pre-arrivo dettate dagli stessi. Solo così l’anello debole della chiamata di soccorso si rafforzerà.
Cosa sono le istruzioni pre-arrivo?
Sono delle semplici e innocue azioni da attuare sotto dettatura telefonica, che permettono di agire su diversi ambiti in attesa che giunga in posto il personale professionale: ad esempio, azioni per mettere in sicurezza la scena o i coinvolti, effettuare un massaggio cardiaco o agevolare l’arrivo dei soccorsi. In caso di un’emergenza sorta durante una qualsiasi attività dell’oratorio, quindi, sarà necessario tenere sempre presente queste semplici istruzioni per far sì che ogni evento negativo possa essere affrontato nella maniera più tempestiva e corretta possibile, al fine di far giungere i soccorsi con la necessaria rapidità.
Marco Torriani
studioso di Public Safety e Homeland Security e membro dell’European Emergency Staff Network dell’European Emergency Number Association
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