Questo cortometraggio racconta di un gruppo di ragazzini che nella quotidianità si dedicano ad attività poco virtuose.
Questo cortometraggio racconta di un gruppo di ragazzini che nella quotidianità si dedicano ad attività poco virtuose.
Come ultimo cortometraggio desideriamo proporvi “Meglio tardi che mai”: questo è il motto, nonché una speranza, scelto quale titolo per il lavoro realizzato dal gruppo di pre-adolescenti di Urago Mella presso l’oratorio Paolo VI della parrocchia Natività della Beata Vergine a Brescia. Il soggetto racconta di un gruppo di ragazzini, abbandonati dalle loro famiglie e residenti presso un istituto educativo, una sorta di orfanotrofio moderno, che nella loro quotidianità si dedicano ad attività poco virtuose, nonché devianti, come imbrattare i muri della città. Inoltre, i ragazzi protagonisti, non curanti dei loro impegni scolastici, amano passare le giornate giocando a calcio e le notti chiacchierando sulle loro gesta. Il lavoro svolto con i ragazzi nella fase preparatoria ha permesso l’emergere di diversi aspetti significativi della vita dei ragazzi coinvolti, creando un contesto adeguato e sicuro in cui instaurare un confronto e un dialogo concreto.
In particolare, i temi emersi e trattati sono stati la problematicità della gestione del tempo libero, l’attrattività delle azioni e delle condotte devianti (azioni in cui alcune volte cascano anche i ragazzi stessi), l’azione coercitiva del gruppo dei pari, il disinteresse per il percorso scolastico e la difficoltà nella gestione dello studio, la problematicità a rispettare norme e regole presenti nei contesti frequentati. Anche tale materiale potrebbe essere usato come spunto per iniziare un incontro di catechesi con la seguente struttura:
1. preghiera;
2. visione de l cortometraggio;
3. confronto e discussione in cui far emergere dai partecipanti:
– il tema attorno al quale è stato costruito il video;
– il pensiero personale riguardo alla questione e g li aspetti problematici legati al tema;
– il pensiero personale su come dovrebbe essere vissuto l’aspetto al centro del dibattito;
– proposte concrete, praticabili, personali e di gruppo per cambiare in meglio; su tale punto si possono quindi scrivere impegni pratici personali e di gruppo su cui verificarsi e verificare quanto tali impegni hanno portato frutto.
Sperando di fare cosa gradita nel condividere tale esperienza, saremo felici di ricevere notizie da chi volesse condividere pensieri, esperienze, consigli su tale progetto.
Andrea Mondinelli e Giacomo Cameletti
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