Secondo indiscrezioni raccolte dal Times da fonti curde, sarebbe oggetto di trattative da parte del Daesh.
Secondo indiscrezioni raccolte dal Times da fonti curde, sarebbe oggetto di trattative da parte del Daesh.
Padre Paolo Dall’Oglio potrebbe essere ancora vivo. Il Daesh, che lo aveva rapito nel luglio del 2013, è ormai ridotto ai minimi termini dopo anni di conquiste in Siria e in Iraq ed è sul punto di essere annientato. I suoi capi stanno dunque cercando di intavolare delle trattative con le forze arabo-curde, sostenute dagli Stati Uniti, che li circondano, al fine di ottenere salvacondotti. Sul tavolo avrebbero messo anche la liberazione di padre Dall’Oglio, assieme a quella del giornalista britannico John Cantlie e di un’infermiera della Croce Rossa dalla Nuova Zelanda.
Lo riporta Avvenire, sulla base di alcune indiscrezioni raccolte dal Times da fonti curde. Se questi negoziati fossero veri, il sacerdote gesuita rapito a Raqqa in Siria, sostenitore dei moti insurrezionali contro il regime di Bashar al-Assad, sarebbe ancora vivo in qualche prigione dei jihadisti. Dopo cinque anni e mezzo in cui si sono perse le sue tracce dopo la sparizione, un barlume di speranza si riaccende.
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