Pandemia, 150 milioni di bambini rischiano di diventare poveri

Nel mondo circa un minore su tre potrebbe rimanere senza cibo sufficiente e non avere accesso a beni e servizi essenziali.

Entro la fine dell’anno, la pandemia potrebbe far precipitare nella povertà 150 milioni di bambini e bambine, di cui tra i 22 e i 33 milioni rischiano di essere spinti verso la povertà estrema nella sola Africa subsahariana. Tutti questi si aggiungerebbero ai 586 milioni che già prima dell’avvento del Covid-19 vivevano in famiglie indigenti, vale a dire che circa un giovane su tre rimarrebbe senza cibo sufficiente e non avrebbe accesso a beni e servizi essenziali. È quanto emerge dal rapporto di Save the Children Proteggiamo i bambini. Whatever it takes, che analizza i dati sulle possibili conseguenze socio-economiche della crisi sanitaria sui minori in Italia e nel mondo.

L’analisi degli effetti della pandemia mostra che i bambini stanno pagando e pagheranno in maniera pesante le inevitabili misure restrittive imposte dai governi di 186 Paesi, dove vivono oltre 2,3 miliardi di minori, corrispondenti al 99% del totale globale. Le drastiche limitazioni e le privazioni, che comportano insicurezza alimentare e impossibilità di accedere alle cure mediche, potrebbero far aumentare di 6,7 milioni gli individui sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione acuta. Più della metà dei casi, pari al 57,6%, si concentrerebbe in Asia e circa uno su cinque, ovvero il 21,8%, in Africa subsahariana. Nel continente africano, rischierebbero di morire di fame 426 bambini al giorno.

I drammatici effetti della pandemia vanno oltre le gravi conseguenze per la salute e la vita dei minori. Infatti, la chiusura delle scuole porterà un aumento della povertà educativa, visto che nel mondo uno su tre non ha la possibilità di accedere alle nuove tecnologie e a una connessione digitale. Per questo, 9,7 milioni di bambini e adolescenti potrebbero addirittura non tornare mai più a scuola, con esiti disastrosi per la loro vita e il loro futuro, in particolare per bambine e ragazze.