Non viviamo per conquistare le cose di quaggiù, ma la patria di lassù

L’angelus di Papa Francesco nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.

«Quando l’uomo mise piede sulla luna, fu detta una frase che divenne famosa: “Questo è un piccolo passo per un uomo, un grande balzo per l’umanità”. In effetti, l’umanità aveva raggiunto un traguardo storico. Ma oggi, nell’Assunzione di Maria in Cielo, celebriamo una conquista infinitamente più grande. La Madonna ha poggiato i piedi in paradiso: non ci è andata solo in spirito, ma anche con il corpo, con tutta sé stessa. Questo passo della piccola Vergine di Nazaret è stato il grande balzo in avanti dell’umanità.»

Inizia così l’angelus pronunciato da Papa Francesco nella solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, che continua dicendo che il fatto che una di noi abiti in Cielo col corpo ci dà speranza. Grazie a lei capiamo che siamo preziosi anche nella nostra componente fisica e che con Dio nulla andrà perduto. Ma, riprendendo la storica missione dell’Apollo 11, il pontefice afferma che serve poco andare sulla luna se non viviamo da fratelli sulla Terra. Seguendo Maria, il motivo per cui camminiamo non è conquistare le cose di quaggiù, che svaniscono, ma la patria di lassù, che è per sempre.

La Vergine ci consiglia questo: «L’anima mia magnifica il Signore» (Lc 1,46), ovvero fare grande Dio, non i propri problemi. Troppo spesso ci lasciamo sovrastare dalle difficoltà e assorbire dalle paure, che esistono e prima o poi arrivano. Occorre, invece, rallegrarsi sempre della grandezza della vita e della gioia che nasce dalla presenza di un Dio vicino a noi. Maria, infatti, si riconosce piccola ed esalta le «grandi cose» (v. 49) che il Signore ha fatto per lei, a partire dal dono inatteso della vita. Papa Francesco termina l’angelus con una serie di domande che ogni cristiano deve porsi:

«Ci ricordiamo di lodare Dio? Lo ringraziamo per le grandi cose che fa per noi? Per ogni giornata che ci dona, perché ci ama e ci perdona sempre, per la sua tenerezza? E ancora, per averci dato la sua Madre, per i fratelli e le sorelle che ci mette sul cammino, perché ci ha aperto il Cielo? Noi ringraziamo Dio, lodiamo Dio per queste cose? Se dimentichiamo il bene, il cuore si rimpicciolisce. Ma se, come Maria, ricordiamo le grandi cose che il Signore compie, se almeno una volta al giorno lo magnifichiamo, allora facciamo un grande passo in avanti.»

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