Discorso di Papa Francesco alla Confederazione delle Cooperative Italiane sull’importanza della cooperazione e delle relazioni.
Discorso di Papa Francesco alla Confederazione delle Cooperative Italiane sull’importanza della cooperazione e delle relazioni.
“Il modello di cooperativa sociale […] riesce a coniugare, da una parte, la logica dell’impresa e, dall’altra, quella della solidarietà: solidarietà interna verso i propri soci e solidarietà esterna verso le persone destinatarie. Questo modo di vivere il modello cooperativo esercita già una significativa influenza sulle imprese troppo legate alla logica del profitto, perché le spinge a scoprire e a valutare l’impatto di una responsabilità sociale. […] È in questo modo che il lavoro cooperativo esplica la sua funzione profetica e di testimonianza sociale alla luce del Vangelo.”
Nel discorso alla Confederazione delle Cooperative Italiane, Papa Francesco ricorda però che al giorno d’oggi questa visione della cooperazione, basata sulle relazioni e non sul profitto, va controcorrente rispetto alla mentalità del mondo, all’individualismo e all’egoismo propri del liberalismo. Bisogna scoprire la vera ricchezza, ovvero le relazioni, che aiutano a vincere la solitudine e l’ingiustizia.
“Potremmo così dire che la cooperazione è un altro modo di declinare la prossimità che Gesù ha insegnato nel Vangelo. Farsi prossimo significa impedire che l’altro rimanga in ostaggio dell’inferno della solitudine. […] Ad esempio, è solidarietà impegnarsi per dare lavoro equamente retribuito a tutti; permettere a contadini resi più fragili dal mercato di far parte di una comunità che li rafforza e li sostiene; a un pescatore solitario di entrare in un gruppo di colleghi; ad un facchino di essere dentro una squadra, e così via. In questo modo, cooperare diventa uno stile di vita.”
Nell’episodio, raccontato nel Vangelo di Marco, della guarigione da parte di Gesù del paralitico a Cafarnao, sono stati i suoi quattro amici a non rimanere indifferenti di fronte alla sua sofferenza e ad agire, scoperchiando il tetto della casa per calarlo, visto che la folla ne impediva l’uscita. Papa Francesco ha voluto così ricordare come il mettersi assieme per trovare una soluzione possa essere un gesto miracoloso. La cooperazione è un modo per “scoperchiare il tetto” di un’economia che rischia di produrre beni a costo dell’ingiustizia sociale.
“Il vero paralitico non è quell’uomo che portarono arrampicandosi per metterlo davanti a Gesù; il vero paralitico è la folla, che impedisce di arrivare a una soluzione. Una folla fatta di individui che guardano solo i propri bisogni senza accorgersi degli altri, e così non scoprono mai il gusto pieno della vita. L’individualismo impedisce la piena felicità, perché esclude l’altro dall’orizzonte. Quando rimango cieco davanti alla sofferenza e alla fatica degli altri, in realtà rimango cieco davanti a ciò che potrebbe rendermi felice: non si può essere felici da soli.”
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