La famiglia diventa un vincolo relazionale di perfezione quanto più fa fiorire la sua natura

Discorso di Papa Francesco alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

«Sappiamo che i cambiamenti sociali stanno modificando le condizioni di vita del matrimonio e delle famiglie in tutto il mondo. Inoltre, l’attuale contesto di crisi prolungata e molteplice mette a dura prova i progetti di famiglie stabili e felici. A questo stato di cose si può rispondere riscoprendo il valore della famiglia come fonte e origine dell’ordine sociale, come cellula vitale di una società fraterna e capace di prendersi cura della casa comune».

Nel discorso di ieri ai partecipanti alla sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, Papa Francesco si è soffermato sulla realtà della famiglia considerata come bene relazionale. In Occidente, il suo valore è in parte vissuto in modo individualistico e privatistico, cosa che la può rendere isolata e frammentata nel contesto della società. In questa maniera, infatti, si perdono le sue funzioni sociali espresse tra gli individui e nella comunità, soprattutto se si considerano i più deboli come i bambini, i disabili e gli anziani non autosufficienti. Invece, la famiglia diventa un bene quando condivide relazioni di amore fedele, fiducia, cooperazione, generosità, reciprocità morivate dal dono.

«La famiglia è un bene per la società non in quanto semplice aggregazione di individui, ma in quanto è una relazione fondata in un “vincolo di mutua perfezione”, per usare un’espressione di San Paolo (cfr Col 3,12-14). Infatti, l’essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio, che è amore (cfr 1 Gv 4,8.16). L’amore reciproco tra l’uomo e la donna è riflesso dell’amore assoluto e indefettibile con cui Dio ama l’essere umano, destinato ad essere fecondo e a realizzarsi nell’opera comune dell’ordine sociale e della custodia del creato».

Il Papa ha poi sottolineato che la famiglia è il luogo dell’accoglienza, in particolare quelle dove sono presenti membri fragili, malati o con disabilità. Infatti, qui si sviluppano delle virtù speciali, che potenziano le capacità di amore e di sopportazione paziente verso le difficoltà della vita. Inoltre, la famiglia, primaria piantatrice dell’albero della gratuità, è il principale antidoto alla povertà sia materiale che spirituale. Essa, però, può fiorire quando una società si fa sua amica, dunque affrontando i problemi odierni dell’inverno demografico o dell’irresponsabilità della maternità e paternità. Solo così la relazionalità familiare permetterà agli individui di andare oltre i propri interessi e basare le vita sul dono.

Leggi qui il testo completo del discorso