Le parole di Papa Francesco alla prima Giornata Mondiale dei Bambini.
Le parole di Papa Francesco alla prima Giornata Mondiale dei Bambini.
«È iniziata l’avventura della GMB, la Giornata Mondiale dei Bambini», ha detto Papa Francesco in apertura del suo saluto allo stadio Olimpico di Roma in occasione dell’incontro di sabato. Ai cinquantamila presenti provenienti da centouno Paesi, il pontefice ha spiegato che desidera creare «un movimento di bambine e bambini che vogliono costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli, un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda». Oggi, la tristezza e il dolore per le guerre in corso è tanta e per questo bisogna pregare per i più piccoli che non possono andare a scuola, soffrono i conflitti, non hanno da mangiare, sono malati e nessuno li cura.
Il Papa si è poi intrattenuto in un dialogo con alcuni bambini. A Lia Marise che ha chiesto cosa possono fare loro per rendere migliore il mondo, ha risposto che bisogna parlarsi amabilmente, giocare insieme, aiutare gli altri. E come amare proprio tutti, domanda Riccardo? «Noi dobbiamo incominciare da poco: amare i più vicini; coloro che sono più vicini a noi. E così andare avanti». Federico si è interrogato sul perché ci siano bambini che soffrono rispetto ad altri, nonostante dovremmo essere tutti uguali: è l’egoismo la radice di questo male. Infine, Ido Ryu chiede come si faccia ad aprire le porte del cuore dei grandi: i bimbi devono avere l’illusione di fare delle cose che obblighino gli adulti a pensare, in particolare rivelando le proprie inquietudini.
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Ieri, sempre in occasione della Giornata Mondiale dei Bambini cinquantamila persone hanno assistito alla messa nella solennità della Santissima Trinità, celebrata in piazza San Pietro. Nella sua omelia rivolta ai più piccoli, Francesco ha spiegato con semplicità il concetto trinitario: Dio Padre, che ci accompagna nella vita e ci fa crescere; Dio Figlio, che sta vicino a noi e ci perdona tutti i peccati; Dio Spirito Santo, che è dentro di noi e ci dice nel cuore le cose buone che dobbiamo fare. In conclusione, il pontefice ha affermato che siamo felici perché crediamo e ha ricordato di pregare anche la Madre di Dio.
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